Lo splendore e l’eredità culturale dell’Umanesimo, racchiude una complessa rete di intuizioni e di rivoluzioni, – spesso regionali o sviluppatesi in aree geograficamente e
politicamente ben delimitate –, della cultura e della sua rappresentazione nella società: una
teatralizzazione della realtà senza limiti, dove ogni gesto, simbolo, comportamento, si
trasformano in componenti attivi della grandezza e della bellezza della Corte e dei suoi
attori principali. In un pittoresco affresco di questa ricca epoca – erede musicale del
Medioevo –, il gruppo Anonima Frottolisti propone uno spaccato dei principali aspetti
che la caratterizzarono: il potere, l’amore, la festa, la danza, e la fede, attraverso un
immaginario viaggio nella meraviglia delle Corti italiane del XV secolo.
Del potere
01. Alla battaglia, Anonimo
02. Viva viva li galanti, li amorosi tutti quanti, Anonimo
03. Né più bella di queste (Canto delle dèe), Heinrich Isaac
04. Zappay~Propiñan de melyor~Chiave Chiave, Anonimi
Dell’amore
05. Poi chel ciel e la fortuna, Anonimo
06. Rolet Ara~Maistre Pière~LaTricotée, Anonimo
07. Chi me darà più pace, Marco Cara
08. Tente a l’ora, ruzenenta, Anonimo
09. Io son quel doloroso e tristo amante, Andrea De Antiquis
10. Señora de hermosura, Juan Del Encina
11. O partita crudele, Anonimo
Della festa
12. Rodrigo Martinez, Anonimo
13. Chi la castra, la porcella, Marco Cara
14. Baco, baco, santo Idio, Anonimo
15. Piva, Joan Ambrosio Dalza
Della danza
16. Danse de cleves, Anonimo
17. Se non dormi, donna, ascolta, Anonimo
18. Marchesana, Giovanni Ambrosio
19. [Rostiboli]Gioioso, Domenico da Piacenza
20. Giloxia, Domenico da Piacenza
Della fede
21. Kyrie-Missa[Vineux], Guillaume Du Fay
22. Noè Noè, Antoine Brumel
23. Salve Regina, Marco Cara
24. Ut queant laxis resonare fibris, Anonimo
25. AdoramusTe, Domine, Anonimo