Le 12 fantasie per flauto solo di Georg Philipp Telemann furono pubblicate intorno al 1727/8 e oggi ne è rimasta un’unica copia a Bruxelles. Curiosamente, sul frontespizio di questa copia, si legge “Fantasie per il Violino, senza Basso” e il nome del compositore tedesco non è nemmeno nominato. In realtà però, una volta aperta la partitura di queste Fantasie, diventa piuttosto chiaro che sono state scritte per il flauto: la gamma di suoni è semplicemente impossibile per il violino dell’epoca, anche se sappiamo che il barocco voleva a volte portare al limite le capacità degli strumenti. Insieme, queste dodici opere (“fantasie” nel senso di varietà, secondo il compositore) diventano un magnifico itinerario attraverso diversi stili, generi, gesti, atmosfere e immagini dell’epoca barocca. Telemann sviluppa tutte le potenzialità dello strumento e dimostra la sua assoluta padronanza tecnica, invitandoci a godere della bellezza di questa musica e ad assaporarne l’affascinante ricchezza. La flautista Rita D’Arcangelo esegue con vivacità e precisione, analizzando profondamente lo stile esigente di Telemann ed eseguendolo con tecnica ed elegante virtuosismo.
01. Fantasia No.1, in A Major
02. Fantasia No.2, in A Major
03. Fantasia No.3, in B Minor
04. Fantasia No.4, in BB Major
05. Fantasia No.5, in C Major
06. Fantasia No.6, in D Minor
07. Fantasia No.7, in D Major
08. Fantasia No.8, in E Minor
09. Fantasia No.9, in E Major
10. Fantasia No.10, in F-Sharp Minor
11. Fantasia No.11, in G Major
12. Fantasia No.12, in G Minor