KAIJA SAARIAHO MAA

Pmce (parco Della Musica Contemporanea Ensemble)

Codice EAN

8052141490297

Etichetta

PARCO DELLA MUSICA

Data di pubblicazione

25/11/2022

In Stock

14,49

Disponibile

Il nuovo disco della Parco della Musica Records vede protagonista il PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble, l’organico prodotto dalla Fondazione Musica per Roma residente all’Auditorium Parco della Musica impegnato da anni in progetti originali dal vivo e in esecuzioni di brani e opere di compositori di musica contemporanea. Nel disco il PMCE si cimenta con la composizione MAA parola che significa “terra” la cui partitura si fonda sull’idea di metamorfosi musicale e di transizioni da un materiale all’altro. È un’opera di Kaija Saariaho che è stata usata da Carolyn Carlson per una sua coreografia in seguito a una commissione della Finnish National Opera. La prima performance del lavoro ha avuto luogo il 31 Ottobre 1991 ad Helsinki. Questa partitura non sviluppa una vera e propria drammaturgia, piuttosto è costruita attorno a temi archetipici, come testimoniano i titoli delle singole sezioni: porte, cancelli, finestre, nuovi mondi, viaggi. La musica è ammantata da deliberato mistero in cui il simbolismo numerico gioca un suo ruolo: il numero sette del gruppo dei musicisti in scena, i sette brani di cui è composta la partitura; anche le singole parti sono divise ciascuna in sette sezioni al proprio interno: ognuna di queste pone l’accento su un aspetto specifico del materiale musicale, a sua volta già trattato separatamente nei pezzi precedenti. L’intera composizione fonda sull’idea di metamorfosi musicali e di transizioni da un materiale all’altro, con la ripresa di elementi che si ritrovano in brani diversi e diversamente trattati e contestualizzati. Ciascuno dei pezzi che compongono MAA è scritto per un organico derivato dal complessivo di sette strumenti, ad esclusione dei brani n. 1. – Journey – e n. 5. – Window – che sono acusmatici. Questi due brani, entrambi realizzati nel Finnish Radio Experimental Studio, fanno uso di suoni strumentali e suoni naturali, come passi, vento e acqua, tutti trasformati con trattamenti elettronici. Se esaminiamo nel suo complesso la musica di Kaija Saariaho alla luce dei parametri che contribuiscono individualmente alla produzione del senso, il timbro si distingue come la dimensione più importante della percezione estetica della sua opera. Ma, in realtà, il linguaggio della compositrice tenta proprio di abbattere il tipo di ripartizioni schematiche che spesso vengono usate a seguito di una lettura basata a partire dall’esame dei singoli parametri. Come per i suoi colleghi compositori (francesi per lo più) definiti ” spettralisti”, i confini tra armonia e timbro e tra suono armonico e suono inarmonico sono spinti dalla Saariaho fino al punto di rottura: la sua musica si muove lungo la continua dialettica tra questi estremi. Nell’intera composizione MAA troviamo costantemente materiale motivico ripetuto e ornato, in cui una trasformazione sottile e graduale dello stesso è prodotta dall’intervento e dall’interpolazione con il suono elettronico; al contempo si ravvedono anche pulsazioni ritmiche che rappresentano una delle estremità della scala di figurazioni prodotte dalle elaborazioni al computer. Questi due elementi – il materiale melodico e l’aspetto ritmico – nelle loro molteplici forme, danno luogo alla sostanza dialettica su cui fa perno l’intero brano. Molte delle composizioni di Kaija Saariaho sono congegnate in modo da incoraggiarci ad assaporare e trovare agio nel dettaglio timbrico-armonico spesso ammantato da fasce di suono luminose e distese. In effetti, la calma sensoriale che permea la musica di MAA influenza inevitabilmente il nostro umore e i nostri sensi, trasformandoli ed elevandoli a livelli superiori di sensibilità e consapevolezza.

1. Journey2. Gates3. …De la Terre4. Forest5. Window6. Fall7. Aer

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