TINTU

Rema

Codice EAN

8032050023328

Etichetta

ALFAMUSIC

Data di pubblicazione

08/12/2023

In Stock

18,41

Disponibile

Tintu è una parola molto particolare: apparentemente innocua e giocosa, per chi non ne conosce il significato può suonare come “dipinto”, ma vuol dire invece “malvagio, contraffatto, macchiato”. Una macchia nascosta nel quotidiano, che contagia sia i gesti semplici che i grandi cambiamenti, e che è facile confondere e nominare in maniera impropria deformando cose e persone.Questa è stata la suggestione che ci ha portato a scegliere nove brani che fotografano, da angolature diverse, storie di vita vissuta, leggende, eventi, delusioni, rinascite, amori e portarne alla luce i lati nascosti, cercando di andare oltre la superficie, oltre la macchia visibile, oltre quello che in apparenza è Tintu. Rema nasce come un gioco irriverente verso la nostra storia e i sentimenti che la attraversano, come una balena che nel profondo del mare canta con voce potente le poesie di tempi che furono, per una nuova corrente che sarà.Raccoglie e reinterpreta sia brani della cultura popolare che testi propri, con la vertigine e la ricerca di un’identità che sfugge alle etichette di genere.PREFAZIONE di Ettore CastagnaNon credo di essere un buon critico musicale. Ho gusti difficili e, certe volte, sono polemico. Per cui non mi è facile scrivere due righe di “buon viaggio” per il lavoro di un amico. Sono chiaramente una voce di parte. Ma ci provo. Qualche anno addietro stavo suonando sulla ionica e da sotto il palco qualcuno mi gridò, alla fine di un brano: “Ah, ricchizza!”Ricchizza. In dialetto. Ricchezza non è la stessa cosa. Spesso in italiano le diamo un valore troppo economico, materiale. In dialetto acquisisce un colore più morale, sentimentale. Mi viene da dire esistenziale. Insomma: il senso profondo del “bene”.Un bene può significare materiale, ma può anche essere puramente affettivo. Come quando diciamo: “Ti voglio bene”. Quando ho ascoltato le canzoni in lavorazione di questo lavoro di Simone Martino, ho pensato a quell’idea di ricchizza. Il fatto che nella musica ci sia l’abbondanza del dare, del colmare il torrente del destino e del cuore, del non rinunciare al dettaglio del piccolo fiore a lato del cemento. La musica di Simone sfiora il barocco negli arrangiamenti, ma nel senso dolcemente esagerato dell’abbondanza. Si tratta di una tavola musicale imbandita come per Pasqua o per Natale.Sono doni fatti con l’ingenuità e il candore del donare per il donare. E donare per il comunicare. Inoltre c’è la ricchezza delle storie, dei suoni, dei testi e del dialetto. È un lavoro che merita di essere ascoltato con altrettanta generosità. Credetemi.

1. Arburu2. Civitareddha3. Un Servu4. Sutta ‘u Lettu5. Ferma6. Cola7. ‘U Spagnu D’I Borboni8. ‘A Libirtà9. Nta ‘Stu Lettu Mi Curcu Jeu