Il musicista veneziano Ettore Bonelli è sempre stato conosciuto come violinista, insegnante e revisore, ma meno come compositore. Proprio la cospicua mole di revisioni, oltre un centinaio, (celebre la versione del Concerto per oboe di Benedetto Marcello, in realtà composta da Alessandro Marcello, pubblicata da Zanibon a Padova) a cui Bonelli si dedicò principalmente nel secondo dopoguerra, aveva messo in ombra la ricca attività di composizione che lo occupava dal 1918. L’aveva abbandonata per trent’anni e l’aveva ripresa solo negli anni Settanta con brani a scopo didattico dedicati al violino, all’oboe, al contrabbasso e al duo flauto-arpa. Questa registrazione promossa da Alessandro Curri (violista, nipote di Ettore Bonelli e figlio dell’arpista Ilde Bonelli) rappresenta un primo sguardo alla produzione cameristica del compositore incentrata su opere per violino e pianoforte e per viola e pianoforte. Con Giuliano Fontanella al violino e i pianisti Tania Salinaro e Giovanni Dal Missier, questa prima registrazione mondiale rivela una solida e decisa maestria, che eredita e rielabora gli stili della musica da camera in voga nella prima metà del Novecento in Italia, senza eccessivi sperimentalismi ma con sapiente raffinatezza.
Sonata per violino e pianoforte op. 25 [1935]01. Allegro ma con moto tranquillo02. Calmo e sereno 03. Allegro 04. Idillio op. 41 [1945] per violino e pianoforte 6:5205. Nocturne dans le bois op. 12 [1936] per viola e pianoforte 7:36Sonata per viola e pianoforte op. 37 [1944]06. Moderatamente mosso07. Vivo – Adagio (Aria)08. Finale: Allegro gioioso