Compositore tra due secoli e per molti versi tra due mondi, nato a Livorno nel 1746 e scomparso a Parigi nel 1825, Giuseppe Maria Cambini non può dirsi autore che ha lasciato in modo indelebile la sua impronta nella storia della musica occidentale. È però curiosa la costanza con cui sovente la sua musica trova ultimamente posto all’interno tanto di programmi concertistici quanto in incisioni discografiche che a poco a poco vanno a svelare un compositore di solida qualità musicale. Purtroppo, sono pochissime le informazioni effettive che si hanno sulla sua persona e sia gli studi con Padre Martini che la conoscenza diretta con Joseph Haydn rimangono ad oggi dati poco attendibili. Anche la sua personalità non è completamente definibile, accusato da Mozart di avergli cancellato un concerto ma raccomandato da Gluck come uomo onesto, riuscì a ritagliarsi nella capitale francese la fama di compositore galante per eccellenza tanto nella musica operistica, di cui non ci rimane molto, che nei lavori cameristici. I Tre Quintetti Concertanti per fiati presentati in questo disco dall’Ensemble Ars Nova ben dimostrano quella ricerca di piacevolezza e semplicità, nonché brillantezza che seppe affascinare e conquistare il pubblico francese prima, durante e dopo la Rivoluzione francese.
1. Quintetto No. 1 in B-flat major, Allegro Maestoso
2. Quintetto No. 1 in B-flat major, Larghetto cantabile
3. Quintetto No. 1 in B-flat major, Rondò, Allegretto grazioso
4. Quintetto No. 2 in D minor, Allegro espressivo
5. Quintetto No. 2 in D minor, Larghetto sostenuto, ma con moto
6. Quintetto No. 2 in D minor, Presto, ma non tanto
7. Quintetto No. 3 in F major, Allegro maestoso
8. Quintetto No. 3 in F major, Larghetto sostenuto
9. Quintetto No. 3 in F major, Rondò, Allegro con brio
