BLISS – Volume 1
Maurizio Giammarco Syncotribe Quintet
Codice EAN
8052141491768Etichetta
PARCO DELLA MUSICAData di pubblicazione
27/09/2024€14,49
Disponibile
“Bliss” mi è sembrato un ottimo titolo per questo lavoro: un lavoro che ha prodotto musica per due dischi. Ovviamente il titolo intende trasmettere la mia personale soddisfazione riguardo al suo esito, ma la sua scelta deriva anche da altri fattori. C’è innanzi tutto il costante piacere di suonare con gli impagabili Syncotribers, al sesto anno di collaborazione, che continuano a sorprendermi per la disponibilità e l’intelligenza con cui sposano le mie proposte e ne sviluppano ulteriormente il potenziale, cosa per la quale non li ringrazierò mai abbastanza. Il lavoro di gruppo paga e i risultati non sembrano smentirmi. Inoltre il materiale registrato sembra ben documentare la natura multi-direzionale della mia attuale visone musicale…e ben testimoniare il mio stato d’animo, che a questo punto coglie un’armonia di fondo fra la mia produzione attuale e quella del passato. Ho avuto l’impulso di comporre fin dagli albori della mia avventura musicale, quando il mio approccio, seppur genuino, era ancora decisamente naif. Ma gradualmente, nel tempo, il compositore è cresciuto parallelamente al musicista performer e, nonostante le inevitabili e cicliche crisi che affliggono questo tipo di attività, sono arrivato, alla mia età, a riconoscere gli elementi distintivi – certe frequenze emozionali, direi, che abbracciano la diversità del materiale – come anche i margini del mio modo di scrivere, facendo insomma pace con “l’ineluttabile forma del mio pensiero musicale”. Ho così deciso di affiancare alle novità anche qualche brano rimasto inedito. Detto questo la maggior parte del materiale è comunque recente. Sono brani pensati apposta per il quintetto e hanno avuto tutti una gestazione felice e generalmente rapida. Lungocosta è probabilmente il brano più descrittivo del disco, ma si legge anche in senso metaforico, perchè ha uno sviluppo via via più enigmatico che sfocia in un finale riflessivo (…una riflessione di natura ecologica?). Giochi prettamente musicali sono invece Mobile, basato tutto su un riff ritmico, o Four Places, un brano tonale che tuttavia presenta un tema formato da quattro serie di dodici suoni. Anche il semplice incipit tematico di Dis-soulution dirotta verso una scrittura dodecafonica, per poi indirizzarsi verso una situazione di tessitura timbrica: è praticamente un breve pezzo in cui sono presenti tre modi diversi di organizzare la musica. Altri brani, come ad esempio Elegia, Pendolarismo (il titolo parla da solo), Bliss, By the River (sul “posizionarsi lateralmente alla corrente principale”), My Inside Guitar e At Dark (già registrato in versione trio in So To Speak) sono di natura più jazzistica e credo possano ugualmente esprimere vaghe suggestioni (una presenza abbastanza costante del mio mondo musicale) a patto che se ne colga la natura decisamente sfumata. Al terzo sguardo, per esempio, breve quadretto minimale in tre parti senza digressioni solistiche, è ispirato al principio di non fermarsi alle apparenze. Fra i brani che sbucano dal passato Gustavo risale addirittura ai primi anni Ottanta (fu registrato da Lingomania solo per la radio) ed è dedicato a un amico col quale condivisi casa per un certo periodo e di cui poi persi le tracce. Ugualmente vintage sono anche Postcard (unica testimonianza di un antico love affair) Full Moon (sulla dimensione del satellite come si percepisce ai tropici) e Villa Paganini, quest’ultimo dedicato all’omonimo parco di Roma sulla Nomentana, da me molto amato, nel quale ero solito andare a passeggiare e a meditare in solitudine quando ancora vivevo da mia madre. Le uniche due cover della session sono It’s Wearing Me Down, una canzone di Fletcher Henderson del 1937 con un’intrigante melodia cromatica qui ridotta all’essenziale, e la sorprendente Jackie Ing di Thelonious Monk, qui riproposta in 3/2, con “l’impudente” aggiunta di un breve bridge. L’ascoltatore smaliziato non avrà difficoltà ad individuare anche tre brani d’improvvisazione collettiva, perché il gruppo lavora anche in questa direzione. A questo punto spero che un po’ di beatitudine raggiunga anche l’ascoltatore, sempre che abbia voglia di sintonizzarsi con la necessaria dose di relax! – Maurizio Giammarco
01. Tribe-in-Sync02. Lungocosta03. Mobile04. Dis-soul-ution05. Pendolarismo06. Four Places07. Bliss08. Elegia09. It’s Wearing Me Down10. Postscript