MISERICORDIAE VULTUS

“Misericordiae Vultus”, una raccolta di brani sacri, proprio come una “volta sonora”, illustra il concetto di musica sacra nella sua accezione più ampia attraverso diversi tipi di affreschi. Non solo come musica liturgica per il culto sacro tradizionale, ma anche come raccolta di brani che originariamente non erano destinati a questo uso. Questa collezione è in grado di mostrare periodi, forme, stili e autori in una combinazione ideale di materia sacra che è confessionale, metafisica e trascendente. Al centro della “volta” la figura del compositore estone Arvo Pärt, che ha dedicato parte del suo percorso musicale al concetto di “spirituale”, al recupero dell’antica musica occidentale e allo studio dei testi liturgici e ecclesiastici canzoni. Pärt è rappresentato da due canzoni, Summa, per coro, 1977, e Vater Unser, con chitarra e voce. Nella Summa, Pärt mette in musica il testo latino del Credo in forma sillabica: ogni nota, una sillaba, le dodici note del tema centrale rappresentano il numero degli apostoli, le 42 ripetizioni che formano la struttura del brano stanno ad indicare la generazioni che vennero da Abramo fino a Cristo. Il vuoto che caratterizza l’accordo finale vuole simboleggiare l’eternità di Dio. La struttura circolare di Summa, simbolo di pienezza e immutabile perfezione, è pensata per esaltare non solo il singolo dettaglio sonoro ma anche la dimensione ripetitiva e rituale della preghiera. Vater Unser, composto nel 2005 e dedicato a Papa Benedetto XVI da Pärt nel 2011, in occasione del sessantesimo anniversario della sua ordinazione. Si tratta di un canone semplice e rigoroso sul testo del Vangelo secondo Matteo (6,9-13): qui la tradizione musicale sacra austro-tedesca si interseca con gli echi di Schubert e rimanda allo stile compositivo adottato dallo stesso Pärt in numerose opere scritte per voci acute negli anni Sessanta e Settanta.