PERGOLESI: LA SERVA PADRONA

BENETTI FEDERICO - NISI ANGELA - I SOLISTI LIRENSI

Codice EAN

8007194105988

Etichetta

TACTUS

Data di pubblicazione

17/11/2014

In Stock

15,94

Disponibile

La scelta di Flavio Emilio Scogna di includere in questo cd dedicato a Pergolesi sia La serva padrona, sia il Salve Regina, è stata ottima. Che meraviglia se Pergolesi scrive sempre la stessa musica, sia che componga un intermezzo, un’opera seria, o una pagina destinata ad accompagnare una funzione religiosa? Piacque proprio per questo. Portò il teatro in chiesa, e la serietà religiosa nel teatro, perfino in un intermezzo: A Serpina penserete è un bellissimo lamento, potrebbe cantarlo anche la Madonna. Pergolesi è anche il primo musicista che non uscì mai di repertorio, né in teatro né in chiesa. Prima di lui si suonava e si cantava solo la musica contemporanea. Lo Stabat Mater e La serva padrona non smisero mai di essere eseguiti, ammirati ed applauditi. Anzi, piacquero a tal punto che si fecero circolare molte musiche che non erano sue sotto il suo nome, perché bastava il nome per farle apprezzare. In Francia la Serva Padrona scatenò una famosa quérelle. A difenderla dai tradizionalisti, patiti di Rameau, scese in campo perfino Rousseau e con lui scesero in campo tutti i philosophes, Diderot in testa. Dichiararono che quella era la musica moderna. E avevano ragione. Il teatro diventa, infatti, non più scena di maschere, di tipi, o di eroi ingessati, modelli di affetti, sentimenti, si direbbe oggi, universali. Divennero uomini e donne in carne e ossa, con i sentimenti e i propositi degli uomini e delle donne che andavano a teatro per applaudirli. Qui sta la sua modernità. Che ancora oggi sorprende.

La Serva Padrona
intermezzo buffo in due atti
libretto di Gennarantonio Federico.
(Tracks 1-14)
Salve Regina
in Do minore
per soprano, archi e continuo.
(Tracks 14-19)

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