Felice Giardini, anche noto con il cognome Degiardino (Torino, 1716 – Mosca, 1796), fu uno dei maggiori
protagonisti italiani della scena musicale londinese nella metà del XVIII secolo: virtuoso del violino dalle
sorprendenti capacità esecutive, fu anche direttore d’orchestra, compositore, impresario in contatto con i
maggiori intellettuali del tempo. La sua produzione cameristica si presenta ricca e poliedrica: si sperimentano
prevalentemente i generi strumentali del duo, trio e quartetto d’archi. La sua musica è perfetta fusione tra
tradizione italiana e tedesca in cui, accanto ai caratteri peculiari dello “stile galante”, convivono le influenze
di Johann Christian Bach, di Johann Stamitz e della Scuola di Mannheim. Come ben testimoniano i Sei
Duetti a due Violini op. II, dedicati al Principe Enrico di Prussia e composti a Londra nel 1751, lo stile
compositivo è spontaneo, mai artificioso, di facile ascolto, caratterizzato da freschezza, cantabilità, elegante
naturalezza. La scrittura musicale appare generalmente essenziale con un felice ritorno alla chiarezza formale
e alla semplicità contrappuntistica, supportata da una ritmica vivace: la melodia pura – senza ornamentazioni
– acquista più importanza. La notorietà della sua musica è testimoniata dalle parole di Charles Burney in
Viaggio musicale in Italia (1771): «Ho notato che in tutta Italia gli a solo di Giardini godono di larga fama e
tale fama è giustificata poiché non mi è accaduto di ascoltare nel mio viaggio sul continente musica dello stesso genere che possa uguagliarla».
1-3. Duetto n. 1 [in D Major]
4-6. Duetto n. 2 [in F Major]
7-9. Duetto n. 3 [in C Major]
10-12. Duetto n. 4 [in A Major]
13-15. Duetto n. 5 [in E Minor]
16-18. Duetto n. 6 [in G Major]