UNA PICCOLA APE FURIBONDA
€14,92
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GIOVANNI NUTI presenta il suo nuovo album, “Una piccola ape furibonda”, che contiene 11 brani con i testi scritti da ALDA MERINI, di cui 8 inediti mai pubblicati prima in volume (“Il gas”, “Mare e terra”, “Il regno delle donne”, “Il depresso”, “A mio figlio”, “La stufa di maiolica”, “Che rumore fa l’acqua” e “Amore irripetibile”), 2 poesie già pubblicate (“Lascio a te queste impronte sulla terra” , “Paura dei tuoi occhi”), e il brano che dà il titolo all’album (“Una piccola ape furibonda”) che non è una poesia ma un florilegio di aforismi di Alda Merini raccolti intorno all’immagine con cui la poetessa amava definirsi.
“Una piccola ape furibonda” è l’ultima tappa della collaborazione tra GIOVANNI NUTI e ALDA MERINI nata nel 1993 e durata fino alla scomparsa della poetessa il 1° novembre scorso. Un album che esce postumo, ma a cui il musicista e la poetessa hanno lavorato insieme per due anni dopo l’uscita nel 2007 del loro precedente disco “Rasoi di seta”. Non un testamento, ma un’importante eredità artistica che Alda Merini ha affidato a Giovanni, con il quale ha condiviso arte, quotidianità e, negli ultimi anni, anche molti palcoscenici.
GIOVANNI NUTI è autore delle musiche, interprete e anche arrangiatore dell’album “Una piccola ape furibonda”, con l’eccezione del brano “Il regno delle donne” (la cui produzione artistica si deve a Giancarlo Di Maria e Giovanni Nuti con la supervisione di Celso Valli) e di “Che rumore fa l’acqua” (registrato live al Teatro Strehler di Milano). La produzione è di Paolo Recalcati per Sagapò Music (produttori associati: Fausto Dasè per Dasè Soundlab e Timur Semprini per Accademia del Suono), mentre la produzione artistica è di Fausto Dasè.
“Una piccola ape furibonda” – racconta GIOVANNI NUTI – ultimo frutto del nostro matrimonio artistico (come la Merini amava definire il nostro rapporto), è una fedele trasposizione dei temi, delle emozioni e delle ossessioni che hanno occupato lo spirito di Alda nell’ultimo tratto della sua esistenza. Per lei è stato un periodo di sofferenze fisiche e di angosce, ma Merini sapeva sempre trasfigurare ogni esperienza con la sua ironia e il suo disincanto. Come non mai, è un album pieno di gioia, di ritmo, di divertimento, anche se ci sono molti presagi di un congedo. Come se avesse voluto prepararsi e prepararci al distacco con tenerezza e anche con qualche sberleffo”.
Il libretto che accompagna il CD è illustrato da alcune acqueforti e collages che il grande pittore Enrico Baj creò per le poesie di Alda Merini.