La monumentale Sinfonia Abellana è un poema sinfonico in cinque parti per soli, coro e grande orchestra di ampio respiro che sviluppa musicalmente un’idea poetica, ispirata ai luoghi storici e le rovine dell’Anfiteatro Romano di Avella. Una composizione musicale che vuole evocare alcuni aspetti e momenti della vita avellana antica più volte decantata e conosciuta da Virgilio. Attraverso queste note, questi temi, di suggestione e ispirazione russa e francese del Novecento, l’autore rende figurativamente momenti ed immagini trattando il materiale, a seconda di quello che descrive, con repentini cambi di registo, di timbro e di intensità sonora. È una derivazione diretta della musica a programma che fu una delle forme predilette dai musicisti romantici, ad esempio Hector Berlioz nella sua Sinfonia Fantastica e nell’ Aroldo in Italia. L’intero percorso della Sinfonia è interpretabile come un grande periodo d’apprendistato teatrale e drammaturgico che Lusi ha iniziato con i precedenti lavori come Notes from a Logbook, la favola musicale Il Nuvolo Innamorato fino ad arrivare al melologo Sul Sentiero degli Dei, in cui il compositore mette a punto gli strumenti utili per il mondo prediletto dalla sua natura. La ricca immaginazione dell’autore arriva così a ricoprire d’immagini un torso sinfonico, che non è già autentico teatro musicale, ma solo la locandina di un dramma ancora da rappresentare. È facile seguire sulla partitura, con un occhio al programma poetico, la sequenza degli episodi: la debole pulsazione del battito cardiaco, il sogno di un antico sorriso, l’insorgere della crisi, la lotta contro la morte, il quietarsi del dolore, la visione dell’ideale trascendente. Il desiderio di dar vita con la musica a un repertorio d’immagini corrisponde alla ricerca di un’accelerazione della drammaturgia. Lo stile di Oderigi Lusi è sempre diretto anche in questo nuovo lavoro, riuscendo a modellare la scena in pochi essenziali quadri di rapida presa cercando con la tavolozza orchestrale e la ricercata condotta armonica, la plasticità immediata dei gesti e la contrapposizione sintetica delle situazioni. Numerosi come già detto prima i riferimenti ai russi Tchaikovsky e Schostakovitch e alle sonorità francesi che si rifanno a Ravel e Satie, ma molto presente è l’elemento ritmico continuamente ricercato e primario nello sviluppo e nella variazione tematica (vedi Stravinsky e Bartok).
Movimento I. Alle pendici del Partenio oltre il tempo
Movimento II. Il Fiume Clanis, Nux Abellanus
Movimento III. Fidelitas, Cippus Abellanus
Movimento IV. L’Anfiteatro, La Necropoli
Movimento V. Oltre il tempo alle pendici del Paternio