BASEO: IL PRIMO LIBRO DEI MADRIGALI A CINQUE VOCI (VENEZIA, 1582)

SCHOLA CANTORUM BARENSIS - SCORDARI- GILBERTO

Codice EAN

0746160912448

Etichetta

DA VINCI CLASSICS

Data di pubblicazione

21/05/2021

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13,47

Disponibile

La figura quasi dimenticata di Francesco Antonio Baseo, musicista leccese, spicca in un periodo (ultimo trentennio del Cinquecento) caratterizzato da un intenso fervore culturale nella Terra d’Otranto, l’estremità sud-orientale del Regno di Napoli. Sopravvivono tre raccolte di musica a stampa di Baseo, tutte pubblicate a Venezia, ovvero una raccolta di Canzoni villanesche alla napolitana (1573) e due di Madrigali a cinque voci (1573 e 1582). Sono le nostre uniche fonti per sapere qualcosa della sua biografia. Dal frontespizio dei due libri dei madrigali apprendiamo che fu maestro di cappella nel Duomo di Lecce; presumibilmente aveva tenuto questa posizione ininterrottamente durante quei nove anni. La prefazione e l’elenco dei compositori i cui brani sono stati raccolti nel libro delle villanelle, invece, ci conducono al fitto sistema dei rapporti di Baseo con la nobiltà leccese, comprese famiglie come Mettola, Guidani, Mareschallo e Santo Pietro del Negro. Il legame con quest’ultima famiglia si fa ancora più esplicito nella Dedicazione del Libro dei madrigali del 1573, offerta a Giovanni Battista Santo Pietro del Negro.
Baseo ha origine da una famiglia probabilmente veneziana (Baseo: vedi Baxejo, Basegio, Baseggio). Fu quindi non solo artista profondamente radicato nel tessuto socio-culturale della città di Lecce, ma anche maestro di alcuni rappresentanti della successiva generazione di musicisti salentini. A sostegno di questo ruolo fondativo di quella scuola, le due pubblicazioni del 1573 dimostrano che egli era incentrato su un’opera di raccolta delle opere più illustrative di un particolare contesto geografico. La raccolta delle villanelle offre una panoramica sui compositori più rappresentativi di Lecce, mentre il libro Madrigal offre un assaggio dei più importanti compositori attivi tra Roma e Napoli in quegli anni. Particolarmente degna di nota, in questa raccolta, è la presenza dell’unico madrigale finora conosciuto in lingua italiana di Diego Ortiz, insieme alla prima edizione di madrigali di Giovanni Domenico Da Nola, Stefano Felis e Philippe De Monte, nonché due altrimenti inediti opere di Bartolomeo Roy. La pubblicazione del 1582, che costituisce l’oggetto di questa registrazione discografica, lo consacrò infine come compositore. Diciannove dei ventuno madrigali di questa raccolta sono suoi, anche se non manca un omaggio a due celebri colleghi della vicina Bari, ovvero Stefano Felis (le cui opere erano già apparse nella raccolta del 1573) e Mutio Effrem (che è famoso per la sua infiammata diatriba nelle lettere contro Marco da Gagliano). La collezione è dedicata a Ferrante Caracciolo, nobile napoletano che fu Conte di Biccari e Duca di Airola. Fu comandante del presidio di Barletta contro i Turchi, e partecipò alla famosa Battaglia di Lepanto (1571), di cui raccontò nel suo Commentarji (con Prefazione di Scipione Ammirato).
L’occasione della Dedica potrebbe essere stata la nomina di Ferrante, nel 1582, a Governatore delle Province di Otranto e Bari. In conclusione, molte sembrano essere le strade a disposizione di chi volesse far luce su questo compositore e sulla produzione pugliese di madrigali. Tuttavia, la qualità inaspettata di questa raccolta invita a tuffarsi ulteriormente nel mare magnum dei documenti da verificare, per restituire al presente un ricordo vivo di questo passato così fecondo.

01. Quercia superba e lieta (prima parte)
02. Da’ tuoi dorati rami (seconda parte)
03. L’arme tue furon gl’occhi (prima parte)
04. L’angelica sembianza (seconda parte)
05. Fuggi’l sereno e’l verde
06. Che fai alma, che pensi (prima parte)
07. Tal hor tace la lingua (seconda parte)
08. Hai, fortuna crudel (prima parte)
09. Ma di te, donna (seconda parte)
10. Di vaghe fila d’oro (S. Felix)
11. Come farfalla (prima parte)
12. E d’appressarmi tremo (seconda parte)
13. Forz’è ch’io trovi (prima parte)
14. Muse beate (seconda parte)
15. Non mi durl il morire
16. Mentre a l’ombra giacea (M.Effrem)
17. Corri corri, mamma d’oro
18. Donna, che v’ho fatto
19. Se ben non veggon gli occhi
20. Se mai colpo d’amore
21. Basciami, vita mia

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