L’incontro tra il violino e il pianoforte è un po’ simile alla presenza di due star in un film. Entrambi gli strumenti sono abituati a fare la parte del leone come solisti; tuttavia, entrambi sono fondamentali anche nel campo della musica da camera e si sono spesso dimostrati perfettamente idonei all’interazione cameristica. Come in un lm con due grandi attori, il risultato può essere magnifico o deludente. Quando entrambi gli strumenti hanno la possibilità di esprimere tutto il loro potenziale, il brano diventa una splendida occasione per osservare le due modalità molto diverse in cui questi strumenti possono svolgere il loro compito. In caso contrario, uno dei due deve farsi da parte; può ritirarsi con classe, naturalmente, e fornire un lussuoso accompagnamento all’altro, ma un solo solista rimarrà sotto i riflettori. Questo album Da Vinci Classics, che presenta opere per violino e pianoforte del tardo romanticismo e del primo Novecento, mostra un panorama esauriente sulle possibili interazioni tra questi due strumenti altamente rappresentativi del repertorio classico.
Camille Saint-Saëns (1835 – 1921)
Violin Sonata No. 1 In D Minor Op. 75
Henryk Wieniawski (1835 – 1880)
Polonaise Brillante No. 2 In A Major Op. 21
Edvard Grieg (1843 – 1907)
Violin Sonata No. 3 In C Minor Op. 45
Manuel Ponce (1882 – 1948)
Estrellita (Arr. Jascha Heifetz)
Edward Elgar (1857 – 1934)
La Capricieuse Op. 17
Claude Debussy (1862 – 1918)
Beau Soir (Arr. Jascha Heifetz)