Difficilmente è possibile trovare nel corso del Settecento opere che per il violino e non solo ricoprono la medesima importanza delle 6 Sonate e Partite bachiane, così come è altrettanto vano cercare composizioni anche successive, almeno fino a Paganini, che così intensamente ed intrisecamente sono andate a costituire l’ossatura stessa del repertorio violinistico su cui ancora oggi poggia lo studio e lo sviluppo artistico ed estetico del musicista. Facilmente comprensibile quindi che esse rappresentino un punto di arrivo oltre che un punto di confronto per ogni violinista, con cui non solo si misura con la musica del Kantor, ma anche con una lunga lista di grandi del passato che a vario titolo hanno espresso la loro riflessione su queste opere. Paolo Ghidoni recupera la tradizione antica e l’unisce a quella interpretativa di queste opere, aggiungendo la propria personalità in un’esecuzione piena, ricca di virtuosismo e forza ed in grado di far percepire, brano dopo brano, l’intensa ed abissale profondità di ognuna di queste pagine immortali.
Sonata No. 1 in G minor, BWV 1001
Partita No. 1 in B minor, BWV 1002
Sonata No. 2 in A minor, BWV 1003
Partita No. 2 in D minor BWV 1004
Sonata No. 3 in C major, BWV 1005
Partita No. 3 in E major, BWV 1006
