Il pianista e compositore portoghese Mário Laginha è uno dei segreti meglio custoditi d’Europa. Dopo essersi affermato come uno dei musicisti più celebri in Portogallo, suonando a lungo con artisti del calibro di Maria João e Julian Argüelles, il suo nuovo album “Jangada” pubblicato da Edition Records offre la sua musica ad un pubblico nuovo e più ampio a livello internazionale. La musica di Mário abita uno spazio tra i due mondi del jazz e della musica del continente africano, che ha avuto un profondo effetto sulla sua scrittura e ha plasmato la sua musica sia dal punto di vista ritmico che sonoro. Anche la musica classica ha giocato un ruolo significativo nel suo approccio al pianoforte con un meraviglioso equilibrio fluttuante e un’eleganza alla Chopin nel suo modo di suonare. “Jangada”, che significa zattera, ha origine dall’idea di “raccogliere pezzi di legni e legarli insieme per formare un tutto”. È una bellissima metafora che descrive la raccolta organica delle influenze che vengono incanalate nella musica. Composto da undici brani originali di Mário, l’album è armonicamente ricco e con un calore delicato. C’è anche qualcosa di molto esplorativo e ricercato, un senso di avventura e irrequietezza impulsiva. “Jangada” è l’album che aprirà nuove orecchie e cuori alla musica di Mário e lo metterà sulla strada per diventare uno dei musicisti europei più leggendari della sua generazione.
01. Short Shore
02. Efedra
03. Chorale No.2
04. Disquiet
05. The Stone Raft (A jangada de pedra): Lowlands, Raft, Crossroads, South
06. Onagra
07. Speak
08. Seven
09. Ribeira da Barca
10. Kingfisher
11. Between Two Worlds