Bologna e San Petronio, patrono e protettore della città, rappresentano un connubio inscindibile, un’unità spirituale e civile che va al di là del solo significato legato alla religione. La Basilica a lui intitolata, simbolo della città, vuole far rivivere lo spirito di ricostruzione di cui fu promotore il santo, quando la trovò devastata dalle invasioni barbariche e fu il principale protagonista della sua rinascita sia materiale sia intellettuale, giungendo fino a porre le basi di quella che sarebbe stata la prima università al mondo. Un evento celebrativo organizzato dall’Associazione «Messa in musica» che con lo stesso spirito ha coinvolto le maggiori istituzioni della città, il Comune, la Basilica e il Teatro Comunale, ha portato a commissionare al compositore Marco Taralli (già protagonista del Requiem – In Memoriam, tc.950006) una grande messa per soli, coro, voci bianche e orchestra, in onore del santo patrono bolognese. I testi della messa sono completati da inserti del Liber Paradisus, il celebre testo bolognese del 1256 con il quale per la prima volta nella storia viene abolita la schiavitù.
1. Polimetria sulle campane di San Petronio
2. Kyrie eleison
3. Gloria in excelsis Deo
4. Credo in unum Deum
5. Offertorium
6. Sanctus – Benedictus
7. Agnus Dei
8. Communio
9. Exitus