TRANCE SKETCHES

Seguire le orme musicali di Jorge Pardo richiede una mente aperta su stili e generi, oltre ad avere un notevole livello di fiducia nell’umanità. Oscilla tra flamenco e jazz, anche se negli ultimi tempi ha introdotto anche elementi di musica elettronica oltre a musicisti di diverse latitudini che si possono apprezzare nel film “Trance”, il documentario su Jorge Pardo diretto da Emilio Belmonte che è il origine di questo album. I musicisti con cui Jorge suona hanno due caratteristiche: sono suoi amici e vivono nell’eccellenza; alcuni non si conoscono all’inizio della canzone, ma alla fine sembrano “compadres” (migliori amici). C’è ancora un altro fattore che ritroviamo nelle note scritte dallo stesso musicista: “Alla fine dei concerti posso solo dire che è stato un miracolo… è così che descrivo queste sessioni molto aperte, con un’alta dose di improvvisazione che riesce a finire bene, riuscendo a volare attraverso luoghi sconosciuti”. Forse il miracolo sta nel modo di guardare all’arte e alla vita come espone in “Trance”, e questo ci porta a un’avventura senza fine. La storia del jazz è stata raccontata, scritta e filmata innumerevoli volte. Ancora da aggiungere il capitolo dedicato a tutta la musica nuova e tradizionale che è emersa intorno al Jazz e al Flamenco e che la maggior parte dei suoi protagonisti non ha cercato di definire, delimitare o regolare. Ciò che è chiaro è che Jorge ha riversato la sua passione per il flamenco in ogni passo che ha fatto in giro per il mondo e ci sono diverse generazioni di musicisti che si sono sentiti ispirati.