AMARCORD D’UN TANGO

Scrive Marco Albonetti: ‘”Amarcord” significa memoria, la rievocazione nostalgica del passato. Qui evoca l’idea di unire due strumenti, il sassofono e il bandoneón, entrambi inventati a metà del diciannovesimo secolo. Il bandoneón, nato come più agile sostituto dell’organo nel mondo della musica sacra in Germania, fu portato da immigrati tedeschi a Buenos Aires, dove divenne centrale per il tango, musica animata da spunti ritmici provenienti dall’Africa e indissolubilmente legata al danza. Il sassofono, protagonista di una storia d’avventura che ha origine in Belgio, da cui lo strumento viaggiò in America dove scoprì la sua terra promessa, esegue le dolci melodie del tango con una leggerezza, una flessibilità e un tono che intensificano ulteriormente il sentimenti che li attraversano. “Amarcord d’un Tango” nasce per offrire all’ascoltatore un breve viaggio nella storia del tango. Composto nel 1903, El choclo di Villoldo è uno degli esempi più antichi del genere. I famosi tanghi melodici “Por una cabeza” e “Sus ojos se cerraron” sono del grande cantante Carlos Gardel, morto tragicamente in un incidente aereo, nel 1935. Includo un omaggio ad Astor Piazzolla, nel trentesimo anniversario della sua morte. L’album si apre con il suo “Triunfal”, il pezzo che, grazie a Nadia Boulanger, ha creato consapevolezza e stimolato la metamorfosi del “nuevo tango” di Piazzolla.