DYSTOPIA

TEETHGRINDER dai Paesi Bassi hanno sempre guardato increduli a ciò che l’umanità sta facendo a se stessa e al pianeta su cui vive. Disgusto, repulsione, sofferenza e disperazione: sono emozioni come queste che fungono da forza creativa dietro la scrittura delle canzoni della band di Zwolle. Il quartetto racchiude tutta la sua rabbia e aggressività in canzoni che riflettono esattamente questo. Il terzo album giustamente intitolato “Dystopia” si sviluppa in modo scomodo, radicalmente e musicalmente distruttivo. E lo fa in modo diverso ma agile, sempre minaccioso. In vista di titoli di canzoni come “Birthed Into Suffering”, “Disgrace”, “Blood Ritual”, “Our Falling Species” o “Worthless” non può essere diversamente. Alla fine del loro terzo album, il gruppo attorno agli ex membri dei DrDoom e dei Greyline, attivi dal 2013, trae una conclusione rassegnata con “As I Believe The World To Be, So It Is” e la title track “Dystopia”. Come sui due predecessori “Misanthropy” (2015) e “Nihilism” (2016) – entrambi anche su LIFEFORCE RECORDS – TEETHGRINDER si basano su una sonorità tra grindcore e death metal. Elementi di crust, hardcore e black metal completano lo spettro stilistico degli olandesi. Nel terzo album, una cosa è in primo piano: gli olandesi fanno costantemente affidamento su attacchi implacabili e un suono cupo e estremo che rende i suoi ascoltatori irrequieti e spaventati. Come potrebbe essere altrimenti di fronte allo scenario minaccioso di una “Dystopia”! E anche quando TEETHGRINDER rallenta il tempo, le loro canzoni suonano amare e disilluse.