“Cantar furlana” è un progetto musicale, ma più in generale culturale, frutto di un lungo lavoro di recupero di danze, testi poetici, racconti tradizionali dell’Appennino Tosco-Emiliano rielaborati per dar vita ad un intero repertorio di canzoni d’autore che hanno come loro tema principale l’antica danza dell’Appennino reggiano: la furlana appunto. Probabilmente originario del Friuli, questo ballo affonda solide radici nel territorio appenninico ed è ampiamente praticato e suonato fino agli anni Cinquanta, per poi essere completamente dimenticato come è successo a molti altri balli antichi. Il lavoro di riscoperta svolto da etnomusicologi e musicisti negli ultimi anni ha fornito a Francesco Boni (ideatore del progetto, autore delle musiche e rielaboratore dei testi) un ricco materiale per coniugare la Furlana con le suggestioni letterarie del territorio in modo creativo e non filologico. I brani in rima e le leggende in prosa della dorsale reggiana, della Garfagnana e della Lunigiana sono usati come testi di canzoni dal sapore popolare. Le antiche melodie di Furlana sono quindi alla base di un’invenzione musicale che reinterpreta la tradizione: l’originale formazione a trio (violino, chitarra e fisarmonica), con cui sono stati eseguiti la maggior parte dei brani strumentali dell’Appennino reggiano, si amplia con l’introduzione del basso e un ricco set di percussioni che sottolineano gli aspetti più caratteristici della danza e che riflettono l’eterogeneità della scena musicale attuale. Il gruppo Landafurlà (il cui nome sottolinea la presenza della furlana nella zona) è composto da musicisti con diverse esperienze nel campo della musica classica, popolare e jazz, che da diversi anni conducono un’appassionata e profonda ricerca sulla letteratura popolare e tradizioni musicali dall’Appennino Emiliano: Paolo Romei alla voce, Francesco Boni, chitarra classica e acustica, Dario Sabatini, basso, Davide Borghi, violino, Mirko Ferrarini, fisarmonica, Edoardo Ponzi, percussioni. Un progetto quello di Landafurlà che intende testimoniare l’essenza profonda di ritmi, parole e suoni che scaturiscono dall’espressione popolare degli abitanti dell’Appennino.
01. Comare
02. Albr bel albr
03. Canta il cucco
04. Tutum carpe
05. Frulara
06. Per lingua d’altri
07. Dunque tutti belli e brutti
08. Un cuor d’amare
09. Commiato
10. E Quando s’alza il sol