Nel 1816, Schubert stava per compiere vent’anni. Si trattava di un anno speciale per un giovane di estremo talento e piuttosto introverso. In quell’anno, fra l’altro, Schubert compose le Sonatine per violino, in cui troviamo la quintessenza del suo stile. Vi sono tenerezza, ironia, buon umore e malinconia (tanta). I due strumenti instaurano un dialogo simile a quello dei Lieder polifonici, anche se Schubert seguì una moda del secolo precedente designandole come brani pianistici con “accompagnamento di violino”. Vi troviamo un certo virtuosismo, sempre però determinato da necessità musicali, e mai troppo estremo. Vi è, soprattutto, la toccante e bellissima espressione dell’animo di Schubert, in cui nostalgia e speranza, desiderio e tenerezza non andarono mai disgiunti.
Lied “Sehnsucht – Nur wer die Sehnsucht kennt”
01. Mässig in D Minor D359
02. Langsam in A minor D481
03. 8 Ländler in F-Sharp Minor for Solo Violin D355
04. 9 Ländler in D Major for Solo Violin D370
05. 11 Ländler in B-Flat Major for Solo Violin D374
06. 6 Écossaises for Solo Piano D421
Sonatina in D Major for Violin and Piano Op.137 n.1 D384
07. Allegro molto
08. Andante
09. Allegro vivace
Sonatina in A Minor for Violin and Piano Op.137 n.2 D385
10. Allegro moderato
11. Andante
12. Menuetto. Allegro – Trio
13. Allegro
Sonatina in G Minor for Violin and Piano Op.137 n.3 D408
14. Allegro giusto
15. Andante
16. Menuetto – Trio
17. Allegro moderato