Antonio Lucio Vivaldi nasce a Venezia nel 1678, in un periodo in cui il violoncello conquista la scena
concertistica e un ruolo di spicco nell’intrattenimento musicale. Il Prete Rosso nobilita l’anima del violoncello e quest’ultimo diviene musa ispiratrice per ben 27 concerti con violoncello solista, un concerto per violoncello e fagotto (RV 409 in mi minore), un concerto per 2 violoncelli, archi e basso continuo (RV 531 in sol minore), un cospicuo numero di opere in cui compare la dicitura “violoncello obbligato” e nove sonate per violoncello e basso continuo (più l’incipit di una decima andata perduta). Intorno a queste composizioni, al nome di Antonio Vivaldi la ricerca musicologica ha spesso affiancato quello di Antonio Vandini, le cui sei sonate per violoncello e basso continuo il Bologna Baroque ha inciso nel 2018 sempre per l’etichetta Tactus (TC 692202). Per la registrazione sono stati utilizzati due violoncelli della Fondazione Orpheon di proprietà del Maestro José Vasquez: un violoncello di scuola Montagnana (ca.1750) per la parte solistica e un Simone Cimapane del 1692 (che secondo testimonianze scritte fece parte dell’orchestra di Arcangelo Corelli) per la parte del basso continuo.
CD 1
01. – 04. Sonata I RV 47 in Sib maggiore
05. – 08. Sonata II RV 41 in Fa maggiore
09. – 12. Sonata III RV 43 in La minore
13. – 16. Sonata IV RV 45 in Sib maggiore
CD 2
01. – 04. Sonata V RV 40 in Mi minore
05. – 08. Sonata IV RV 46 in Sib maggiore
09. – 12. Sonata VII RV 44 in La minore
13. – 16. Sonata VIII RV 39 in Mib maggiore
17. – 20. Sonata IX RV 42 in Sol minore
