Giuseppe Mazzini, il più grande rivoluzionario dell’Ottocento in Europa, era molto appassionato di musica, frequentava i teatri e organizzava un concerto annuale per sostenere la Scuola Italiana da lui fondata a Londra. Pubblicò a Parigi nel 1836 un’interessantissima “Filosofia della musica” e, come sappiamo dalle lettere alla madre scritte nei periodi di esilio dall’Italia, amava suonare la chitarra. Le sue tre chitarre, che appaiono per la prima volta insieme in un’unica registrazione, sono conservate nella sua casa natale a Genova, oggi Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano, presso l’Istituto Storico Nazionale Domus Mazziniana di Pisa, dove morì, e nella collezione privata conservato a Milano da Marco Battaglia. L’album comprende un variegato e affascinante repertorio di musiche originali di Niccolò Paganini, Luigi Moretti, Giulio Regondi e Luigi Legnani, un brano espressamente citato in una lettera di Mazzini, un tema di Giovanni Pacini variato da Mauro Giuliani, autore anche di una pentola pourri che include parti di opere di Gioachino Rossini, e una fantasia sulla Traviata di Verdi, elaborata da Caspar Joseph Mertz.
1. Nr. 16 In cor più non mi sento (aus La Molinara von Giovanni Paisiello)2. Nr. 17 Le Streghe3. Nr. 20 Là ci darem la mano (aus Don Giovanni von Wolfgang Amadeus Mozart)4. Nr. 31 Menuett: Andante5. Nr. 37 Adagetto con espressione6. Nr. 38 Vivace7. Andante – Grazioso8. Variationen über das Thema Io ti vidi e t’adorai aus Amazilia von Giovanni Pacini op. 1289. Rossiniana Nr. 5 op. 12310. Etüde Nr. 1 (Moderato)11. Opern-Revue op. 8 Nr. 29 (Fantasie über La traviata von Giuseppe Verdi)12. Nr. 2 (ohne Satzbezeichnung)13. Nr. 7 Prestissimo14. Nr. 36 Moderato
