MY SOUL KITCHEN
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I quattro album precedenti della pianista e cantante Ida Sand hanno dato voce ad influenze jazz, pop e folk, ma “My Soul Kitchen” è diverso. È il manifesto del sul suo amore per la “dolce musica soul”, ed anche la dimostrazione della sua profonda affinità con il genere soul. Il disco contiene perle di giganti del Soul come Al Green, Stevie Wonder, Ray Charles e The Meters, alternati con i brani della stessa Ida Sand che spiega: “La musica soul è un genere così ampio: c’è il funky soul, il neo-soul, l’RnB, il soul di New Orleans, il Motown-soul e molti altri. Questo album cerca di metterne insieme il più possibile”. La band che accompagna la cantante in “My Soul Kitchen” è la stessa che ha guidato il debutto del flautista Magnus Lindgren come leader per l’etichetta ACT, e sono anche gli stessi musicisti che hanno costituito la base della prima “Funk Unit” di Nils Landgren. Come ricorda Ida Sand: “Quando avevo 17 anni volevo davvero andare al jazz club di Fasching a Stoccolma per ascoltare Nils Landgren e la sua Funk Unit. All’epoca, la band includeva Henrik Janson alla chitarra, il bassista Lars DK Danielsson (da non confondere con il contrabbassista e violoncellista Lars Danielsson) e il batterista Per Lindvall. Alcuni anni dopo, il tastierista Jesper Nordenström si unì alla band. Ero molto emozionata perché erano i migliori musicisti che conoscevo allora. Ma con mia grande delusione si è scoperto che ero troppo giovane, e il portiere ha detto che non poteva lasciarmi entrare. Ho iniziato a piangere, e lui si è sentito così male per me che mi ha fatto entrare. Durante lo spettacolo, ricordo di aver detto me stessa: Immagina se potessi suonare con questi ragazzi un giorno. E ora lo faccio! Non ho parole per esprimere la gioia di aver suonato con questi musicisti nel mio album. Inoltre, Magnus Lindgren, che è semplicemente uno dei musicisti più stimolanti che conosca, ha contribuito agli arrangiamenti degli ottoni”. La presenza di un illustre veterano ha fatto sentire il suo peso in “My Soul Kitchen”. Questo decano della scena non è un musicista, ma uno studio di registrazione, l’Atlantis Studio di Stoccolma, che per quasi 60 anni è stato il nucleo della scena discografica svedese. Sono stati prodotti album di artisti jazz come E.S.T, Coleman Hawkins, Jan Lundgren, Magnus Öström, Jan Johansson e Nils Landgren, ma soprattutto le leggendarie registrazioni pop di ABBA, Elvis Costello, Lenny Kravitz, Roxette, The Cardigans, Fatboy Slim, Randy Crawford, Mando Diao e molti altri. Il noto ingegnere del suono di Atlantis, Janne Hansson, ha regalato a “My Soul Kitchen” un suono inconfondibilmente caldo, morbido, ma nitido ed estremamente naturale che evoca inevitabilmente associazioni con registrazioni originali del periodo d’oro del soul americano e di etichette leggendarie come Motown o Stax Records. “Abbiamo trascorso tre giorni meravigliosi in studio con i due produttori Nils Landgren e Siggi Loch”, ricorda Ida Sand. “Tutto è stato incredibilmente fluido e naturale, la maggior parte delle tracce dell’album sono first Take: è stato un piacere vedere questa band al lavoro e farne parte”.
01 Take Me To The River 3:26
02 Where The Hel l Are You 3:32
03 Crash & Burn 3:02
04 Please Don’t Hurt My Baby 3:41
05 I Bel ieve To My Soul 3:54
06 Born On The Bayou 3:39
07 I Have Nothing Left For You 4:34
08 Just Kissed My Baby 3:55
09 Empty Bed Blues 3:36
10 If You Don’t Love Me 4:37
11 It’s Your Voodoo Working 2:45
12 Spooky 3:30