ENNIO

Come dare seguito a un album di successo come “Americana”? Pubblicato nell’aprile 2020, non solo ha ricevuto una nomination ai Grammy per il miglior album strumentale contemporaneo, ma ha anche registrato statistiche di streaming vicine ai dieci milioni. L’album ha riunito l’armonicista Grégoire Maret e il pianista Romain Collin, che si sono esibiti in un trio con Bill Frisell in cui i tre hanno trovato un felice terreno comune nel loro “amore condiviso per il jazz, la canzone e la melodia pura” (Jazziz), e ha offerto agli ascoltatori una “splendida meditazione sul sogno americano”. (Bill Milkowski). “Americana” e il successivo lavoro insieme di Maret e Collin hanno contribuito a cementare l’amicizia tra questi due raffinati musicisti newyorkesi di origini francofone (rispettivamente di Ginevra e Antibes). Maret e Collin hanno capito subito che la visione di film con la musica di Ennio Morricone era stata per entrambi una parte importante della vita familiare e una parte importante di ciò che li aveva inizialmente avvicinati alla musica. La morte di questo grande uomo, avvenuta nel luglio 2020 all’età di 91 anni, li ha colpiti profondamente. Ma soprattutto, i musicisti sentivano una profonda affinità con la musica di Morricone: “Siamo entrambi naturalmente attratti dalla sensibilità europea, dal linguaggio romantico”, dice Collin. Collin ricorda di aver provato una certa cautela quando hanno iniziato a pensare di seguire questo filo conduttore che attraversa così profondamente il passato musicale di entrambi e di realizzare un album: “Se vogliamo farlo, deve aggiungere davvero qualcosa”, ricorda di aver pensato. Così entrambi hanno iniziato a ricercare intensamente l’opera di Morricone e a immergersi in essa. “Volevamo davvero scoprire che tipo di persona e di musicista fosse”, ricorda Maret. Questo li ha portati a contattare il biografo ufficiale di Morricone, Alessandro De Rosa. Hanno avuto diverse conversazioni con lui durante la pandemia. De Rosa ha scritto una nota di copertina illuminante per elogiare l’album. “Volevamo il maggior numero di suoni e colori possibile, perché questo fa parte della musica di Ennio Morricone”, dice Maret. La vastità del lavoro di Morricone emerge in modo vivido in “Ennio”. È un viaggio che reimmagina e racconta questo compositore contemporaneo immensamente significativo in un modo nuovo e autentico”.