Widor oggi è ampiamente noto nel mondo organistico soprattutto per le sue sinfonie organistiche, un imponente corpus che, contemporaneamente a quanto veniva fatto da Bossi in Italia, esplorava i limiti dello strumento e ne mostrava le sue potenzialità musicali al di fuori della musica ecclesiastica. Al pari del suo omologo italiano, anche Widor può vantare una notevole produzione cameristica che ancora oggi è poco conosciuta, come ad esempio il meraviglioso Trio per violino, violoncello e pianoforte, nonché la composizione presentata in questo disco e che chiude la seconda parte. Seguendo questa idea, l’organista Simone Vebber, qui in veste anche di pianista, ci mostra un’immagine dell’autore a 360 gradi proprio grazie ai 12 Feuillets d’album, che si contrappongono con la loro brevità in modo magistrale all’imponenza della prima sinfonia. Piccoli appunti, quasi un diario intimo di idee musicali ma che ben fan risaltare la capacità del compositore di misurarsi con ogni tipo di forma, ottenendo sempre il massimo risultato espressivo.
Organ Symphony No.1 in C Minor, Op. 13 No.1
01. I. Prélude
02. II. Allegretto
03. III. Adagio
04. IV. Intermezzo
05. V. Marche Pontificale
06. VI. Méditation
07. VII. Finale
12 Feuillets d’album – Book 1, Op. 31:
08. No. 1, Lilas
09. No. 2, Papillons bleus
10. No. 3, Chanson matinale
11. No. 4, Drame
12. No. 5, Nuit sereine
13. No. 6, Valse lente
12 Feuillets d’album – Book 2, Op. 31:
14. No. 1, Solitude
15. No. 2, Bruits d’aîles
16. No. 3, Pensée
17. No. 4, Ciel gris
18. No. 5, Marche américaine
19. No. 6, Myosotis