Il debutto del trio synth pop Bronski Beat nel 1984, The Age of Consent, è una rarità nella storia della musica: un album che ha definito una generazione e sfidato lo status quo. I suoi quattro singoli, e in particolare il singolo principale “Smalltown Boy”, hanno resistito con una risonanza sorprendente, offrendo una casa a tutti gli ascoltatori che sognano di fuggire dai loro ambienti e situazioni familiari.Ogni brano dell’album colloca l’ascoltatore “nella stanza”: ci sta dentro, la vive, si rotola nel significato tematico di ogni canzone. Attraverso la meraviglia negli occhi blu del cantante Jimmy Somerville e delle sue piroette vocali, anche l’ascoltatore subisce il pugno dell’odio in “Why?”, interroga la Bibbia in “It Ain’t Necessarily So” e guarda la stessa schifosa pubblicità televisiva in “Junk”. Fa parte del compromesso tra lussuria e commercio in “Love and Money” e dell’acceso climax di “Need A Man Blues”. A 40 anni di distanza, The Age of Consent rimane preveggente e vitale come al momento della sua pubblicazione; veramente trasgressivo – sfidante, queer e ricco di ritornelli. Per celebrare questo importante anniversario, la London Records rivisita l’album in una serie di formati ampliati, scoprendo gemme sonore d’archivio, nuovi mix, saggi e altro ancora.
