La curiosa combinazione di una chitarra (Gary Lucas) e un liuto (Jozef Van Wissem) è senza dubbio il punto di forza di questa produzione targata Bvhaast Records. I due musicisti conducono un processo creativo di continua ricerca e un interplay quasi invidiabile realizzando un risultato sonoro davvero unico e inimitabile. “The Universe of Absence”, titolo dell’album, ci guida in un viaggio attraverso i suoni Medioevo, rievocati dal timbro del liuto, e nello stesso tempo introduce elementi moderni grazie all’intervento della chitarra di stampo chiaramente “country”. Una sorta di mistura tra l’universo musicale medioevale e le atmosfere surreali di un itinerario lungo il Missisipi. La versione di “Tomorrow Never Knows” di Lennon/McCartney è uno degli esempi di questa interazione; una miscela che disorienta positivamente l’ascoltatore.