Natalia van der Mersch: “L’idea di registrare tutte e tre le sonate di Brahms ci è venuta spontanea. Olivier Roberti e io le avevamo suonate insieme e abbiamo pensato: Perché no? Non c’è stata una lunga riflessione, ma solo la volontà di farlo. Così ha preso rapidamente forma e ci siamo organizzati velocemente. Abbiamo dovuto organizzare l’attrezzatura per la registrazione, noleggiare un pianoforte e fissare la data, tutte cose che hanno richiesto una certa pianificazione. Alla fine, le registrazioni hanno avuto luogo al Castello di Conjoux, in Belgio, proprio come la mia precedente registrazione con Natalia Kovalzon, con la quale formo il duo Natalia”. Olivier Roberti: “Nonostante la mia esperienza, per me suonare Brahms è una vera sfida. Anche nelle sue opere di musica da camera è piuttosto sinfonico e quando si suona il pianoforte bisogna essere in grado di immaginare colori orchestrali che non sono tipici del pianoforte o del violino. In questo caso è particolarmente impegnativo dare forma a frasi lunghe e potenti, forse in modo simile a quanto faceva Furtwangler nelle sue sinfonie. Il pianista e insegnante Leon Fleischer è stato per me un’ispirazione artistica formativa, soprattutto in questo senso. È stato uno dei migliori pianisti del suo tempo e le sue interpretazioni delle opere di Brahms hanno avuto una forte influenza su di me. Il suo approccio di offrire linee chiare e tempi controllati mi ha aiutato molto a trovare una certa direzione nel mio modo di suonare”.
01. – 03. Violin Sonata no.1 in G Major, Op.78 (1878-79)04. – 06. Violin Sonata no.2 in A Major, Op.100 (1886)07. – 10. Violin Sonata no.3 in D Minor, Op.108 (1886)