L’INTAGLIATORE DI SANTI
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Nel corso degli anni, attraverso pochi dischi e molti concerti, è nato nei confronti del cantautore Max Manfredi un crescente culto, sin dalle vittorie della Targa Tenco e del Premio Recanati. Fabrizio De André lo ha definito “il più bravo” (”Gazzetta di lunedì/Corriere Mercantile”, 23/6/1997), mentre Roberto Vecchioni ha detto di lui: “E’ un capostipite (…), è uno che ha bazzicato col romanzo, con la poesia, col dialettale, con la canzone e senza, è un capace, uno che non posso nemmeno limitare con il termine di cantautore”.
“L’Intagliatore di santi” di Max Manfredi è un vero album cult, pubblicato da Storie di note nel 2001 e da tempo non più disponibile. Ben 3 brani dell’album compaiono nel libro di Mondadori “La canzone italiana 1861 – 2011”, curato da Leonardo Colombati, pubblicato nel 2011 per i 150 anni dell’unità d’Italia.
1. Freddo (ma non conta niente)2. Fado del dilettante3. Caterina4. Danza composta5. Le storie del porto di Atene6. La ballata degli otto topi7. Cattedrali8. Tra virtù e degrado9. Canzone di striscio10. Azulejos11. L’intagliatore di santi12. L’intagliatore di santi (finalino)
