87 AMORI
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COFANETTO DELUXE (4CD)
Discendente da una antica e nobile famiglia di giuristi e magistrati partenopei, Leopoldo Mastelloni debutta giovanissimo come attore a Napoli, nel 1965, al Teatro Esse, dove recita in opere di Antonin Artaud, Jean Genet, Hugo Von Hoffmanstahl. Agli inizi degli anni settanta viene notato da Antonello Falqui, maestro del varietà televisivo italiano, che lo vorrà insieme a Loredana Bertè e Christian De Sica nello spettacolo “Bambole, non c’è una lira!”, diverse puntate dedicate alla rievocazione dell’avanspettacolo e del teatro leggero italiano della prima metà del novecento. In teatro continua a esibirsi nel repertorio drammatico e compie qualche incursione nel teatro leggero e nel cabaret. Nel 1979 incide un 45 giri intitolato “Il mio slip fa pam pam” che, se non scala le classifiche di vendita, contribuisce però a far recepire il lato autoironico del personaggio. Nel 1980 torna al varietà televisivo con Antonello Falqui nelle cinque puntate di “Studio ’80” e appare, nel ruolo del maggiordomo John, nel film “Inferno” di Dario Argento, accanto ad Alida Valli e Daria Nicolodi. Nel 1981 torna in sala di incisione per “Ambiguità”, intenso brano che è anche sigla finale del programma televisivo “Di tasca nostra”. Nel 1984, durante una puntata di “Blitz”, pronuncia accidentalmente una bestemmia in diretta TV. L’episodio gli costa anni di ostracismo e allontanamento dalla RAI. Nel 1991 realizza il 33 giri “Rythmo italiano”, dove interpreta brani di Ivan Cattaneo, Josè Feliciano e Donatella Moretti. Negli anni successivi Mastelloni prosegue nell’attività teatrale e nel 2000 torna in sala d’incisione per la realizzazione di “Quando ero un neomelodico” un album dove, con ironia e mestiere, interpreta quattordici brani in napoletano. Dopo l’apparizione nel 2006 al reality show “La fattoria”, Leopoldo Mastelloni corona oggi la sua lunga carriera con “87 amori”, lavoro edito dall’etichetta Interbeat. Un cofanetto di 4 cd in cui l’artista interpreta a modo suo 87 brani di cui, un po’ come tutti noi, “si è innamorato”, regalandoci un’opera intensa e appassionante.