PARIS – JAZZ OR WHAT ELSE?
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L’eclettico compositore Donato Continolo presenta il suo terzo lavoro intitolato “’Paris – jazz…or what else?”. Ancora una volta Continolo affida le sue musiche al pianista Joe Kaplowitz e al contrabbassista Nikola Matosic a cui si affianca il giovane batterista Dusan Kranjc. Con queste parole Continolo presenta il suo lavoro: «Con questi musicisti è stato ricreato un modesto quanto prezioso scrigno di suoni e di ritmi jazzistici. Circola nel cd un’atmosfera piena di novità e di attese. Imprevedibili sensazioni sono davvero ovunque in queste composizioni che riacquistano gran parte del loro senso originario nel significante umano ed artistico. Il linguaggio musicale è senza dubbio internazionale. Ora che state per immettervi nella musica ad assaporare questa nuova dimensione presente nelle composizioni soffermatevi, sin dalle prime note, abbandonando per un po’ le distorcenti questioni tecniche e strutturali, sulle sensazioni primarie che provengono dai brani. Le note, i ritmi e gli accordi disegneranno nuovi spazi ed altrettanti percorsi sonori. Non sarà difficile percepire già dalle prime battute di ‘Notturno’ un accattivante senso di ritorno alla componente più arcaica del blues negro-americano, ma nello stesso tempo modernissimo alle nostre orecchie. Una puntatina anche verso la corrente più spettacolare del jazz: il ‘free’, con Dado Ada. Quasi a voler interpretare la versione futurista e dadaista del movimento in versione musicale. Qui la frammentazione del ritmo è spettacolare. Magari poi si ritorna ad un approccio mistico nelle note di ‘La vigilia di San Giovanni’ dove pare riecheggi il suono delle campane di sperdute pievi delle vallate alpine. Ma forse è meglio lasciarsi prendere dal classicismo di ‘Plenilunio’ o dal ritmo integrante ed intrigante di ‘For Ramsey Lewis’. Comunque sono tutti da ascoltare! Prima di lasciare queste note volevo dirvi che, durante la registrazione dei brani, venne a trovarmi Lela Kaplowitz. Non ci vedevamo da mesi. La sorpresa di vederla con noi che si beava dei pezzi che stava ascoltando, fu accompagnata da un’altra ancora più gradita: aveva con sè due brani musicali i cui testi glieli avevo inviato molto tempo prima. Con stupore dei presenti volle cantarli. Ed il risultato è qui, nei due brani, uno in inglese e l’altro in italiano (e pensare che mai prima di quella volta aveva cantato in italiano!!!), splendidamente interpretati con profonda partecipazione: ad ognuna di loro ha conferito anima e dato vita al loro immaginario. Buon ascolto».
Donato Continolo