CABALA

Volevo legarmi alla mia Napoli, ancora più profondamente, dopo 50 anni di carriera ora che sono arrivato a 70 anni. Avevo un sogno: cantare la sua tradizione musicale intramontabile, così come si cantava per strada, nei vicoli, nelle piazze, nei balconi, dalle finestre e nei bassi, come quando nascevano queste melodie prima di arrivare nei teatri d’opera di tutto il mondo. Il mio sogno nel cassetto è stato scoperto per diventare realtà, da un amico, Rocco Barocco, un artista anche lui, uno stilista prestigioso, internazionale come le canzoni che avevo in fondo alla gola, in fondo all’anima, in fondo al mio cassetto dei sogni. Ecco qua: 50 70 12 7 45! Non vi racconto niente, scoprirete tutto ascoltando questa raccolta musicale che mi pare emblematica e significativa, sia nella costruzione melodica che poetica, esatta, precisa, intera nelle sue parti di strofe e versi, troppo spesso travisati da cantori disattenti alla loro poesia. La seconda parte di questa raccolta inedita è assolutamente mia, personale, divertente, tragica, melò, eccentrica, dedicata a cantatrici singolari di grande suggestione che mi hanno emozionato dalla prima volta che ho ascoltato la loro voce e il loro andamento musicale. Il cuore di questo lavoro è dedicato al mito della nostra musica contemporanea italiana, la nostra Sinatra, la nostra Fitzgerald, la nostra signora del blues, del rock e del pop che è Mina. Mina che sin dai primi anni 60, ha portato alla ribalta delle hits parade ed in tv la canzone classica napoletana diffondendola e facendola riscoprire, fresca, palpitante e possente a noi, ragazzi del juke box. Ma come fare per dire grazie a questo umanissimo genio di nome Mina, senza mettersi in paragone con l’imparagonabile o addirittura rendersi ridicolo? Ho pensato di ripoetizzare in lingua popolare napoletana, alcuni “suoi” brani popolari e cantarli a modo mio su basi musicali originali o completamente reinterpretate musicalmente, pensando alla sua poetica vocale. Un omaggio gentile e umile per un’icona della nostra vita musicale. Spero di essere stato molto audace e per niente presuntuoso. Grazie cara amica nostra Mina, di sempre e per sempre. Ah! Grazie Rocco che hai fatto diventare realtà questo mio sogno con questo tuo regalo di buon compleanno. Grazie ad Alberto Costa che mi ha seguito nota per nota in tutto questo difficile lavoro e grazie a Cinzia Oscar, emblematica voce napoletana di oggi, che mi ha regalato il suo prezioso “Cardillo”. Un grazie discreto anche ad Amelia d’Abundo, e un grazie particolare alla mia amica carissima di una vita, Barbara Mastroianni per tutta la sua collaborazione e la sua energia. Leopoldo