FROM HARLEM TO MADRID VOL. 3

Il contrabbassista Miguel Angel Chastang presenta il tervo volume della sua serie di produzioni intitolata “From Harlem To Madrid” che crea un ponte ideale tra le due sponde dell’oceano facendo incontrare il jazz spagnolo e quello americano. In questo nuovo lavoro Chastang decide di tornare indietro alla radici della sua formazione musicale, ripercorrendo i momenti che hanno segnato la sua carriera. Come spiega lo stesso Chastang: «Ho conosciuto il sassofonista Jorge Pardo al Jazz Forum di Madrid, pochi mesi prima dello spettacolo presso il Teatro Café Ismael. Jorge aveva sedici anni e io venti o ventuno. Siamo subito diventati amici e abbiamo condiviso i nostri primi passi nella musica e nella vita. Circa quindici anni dopo ho incontrato il batterista Greg Bandy ad Harlem, NY. Ricordo sempre quello che io chiamo la “prova dei tre sguardi.” Greg dirigeva una jam session al club “Billy’s”. Egli è noto ad Harlem con il soprannome di “sindaco di Harlem”. Il suo aspetto è stravagante, come il personaggio di un film di Spike Lee, sempre elegante, con il cappello, con un bicchiere di vodka in mano e una sigaretta tra i denti. Mi ricordo che tremavo mentre raggiungevo il palco per suonare (io ero l’unico bianco nel club), quando finalmente era il mio turno ho afferratto il mio basso e ho incrociato il primo sguardo. Era un misto sarcasmo e di scetticismo, come adire: “Cosa diavolo ci fa questo ragazzo qui”. Greg ha dato il tempo e abbiamo cominciato a suonare, proprio in quel momento ho incrociato il secondo sguardo, un misto di sorpresa e riconoscimento (non suonavo così male dopo tutto). Poco dopo è arrivato il terzo degli sguardi, un sorriso largo e aperto accompagnato da un sonoro “yeah men!”. Pochi mesi dopo, Greg mi ha richiamato per fare il mio primo “concerto ufficiale” al “Billy’s”. Sono passati venti anni e ora siamo negli Infinity Studios di Madrid, per la registrazione del terzo album di questa serie. Oltre a Jorge e Greg, ho chiamato altri tre grandi musicisti a partecipare a questo progetto: Israele Sandoval alla chitarra, fonte inesauribile di suoni e ottimo swing, Norman Hogue al trombone, che ha dato un contributo straordinario; e infine il sassofonista Maikel Vistel, con il suo bagaglio di idee e creatività».