Le cartoline dall’Italia del duo Buttà-Terekiev sono tutt’altro che semplici schizzi di un mondo passato, sono anzi lavori poderosi ed in alcuni casi titanici che raccontano un intero arco della storia della musica italiana e ne mettono in luce con forza quasi visionaria i collegamenti con il mondo musicale europeo del tempo, lanciando oltretutto uno sguardo sulle profonde ramificazioni giunte sino al presente. Se le Fontane di Roma di Respighi sono di fatto un poema sinfonico che al pianoforte riesce a conservare tutta la sua magnifica e complessa visionarietà, la prima assoluta di un lavoro come Armenia o ancora Pause del silenzio di Malipiero ci getta in luoghi musicali alternativi, dove emergere la complessità del periodo ed il profondo dialogo con le istanze più innovatrici del milieu culturale di quel momento storico irripetibile. Il duo non si limita solo a far rivivere quelle pagine, ma le porta all’oggi, le seziona in modo quasi chirurgico e le ricostruisce in favore di una lettura che riesce a ridare il giusto spazio ed il giusto posto a capolavori assoluti della musica, non solo del repertorio per pianoforte quattro mani.0
1. Ottorino Respighi: Fontane di Roma, Symphonic Poem P 106 (1916) – La fontana di Villa Giulia all’alba
2. Ottorino Respighi: Fontane di Roma, Symphonic Poem P 106 (1916) – La fontana del Tritone al mattino
3. Ottorino Respighi: Fontane di Roma, Symphoni