A SYMPHONY AND ITS CONSEQUENCES

Tre compositori, tre sinfonie, una sola tonalità, infinite conseguenze. In questa semplice frase è riassumibile uno dei progetti più singolari ed affascinanti che dell’intera etichetta Da Vinci Classics. A proporlo è il direttore Federico Maria Carnelli alla testa dell’eccellente Orchestra da Camera di Mantova, compagine orchestrale che non ha certo bisogno di ulteriori presentazioni e le cui incisioni passate ben rendono l’assoluto livello qualitativo nonché la raffinatezza che riesce ormai a raggiungere in ogni uscita discografica. Il progetto riveste un ruolo tanto musicologico e storico, quanto considerabile come studio sull’anima di tre autori vissuti nel medesimo periodo: Haydn, Vanhal e Mozart. Nella distanza stilistica che li “lega” l’uno all’altro, i tre autori trovano nella medesima tonalità elementi simili che trattano in modo completamente diverso, fornendo ognuno una diversa interpretazione dello sviluppo sinfonico che viveva proprio in quel momento uno dei suoi momenti cruciali. Si assapora quindi un luogo di incontaminata bellezza attraversato da una solida passione in Haydn (Sinfonia n. 39), la quieta calma dell’anima turbata in Vanhal (Sinfonia G1) e l’irruenza di un giovane Mozart (Sinfonia n.25) ancora impegnato in quella ricerca che lo avrebbe portato di lì a qualche anno alla concezione dei suoi più importanti capolavori sinfonici. Un disco da non perdere e da ascoltare attentamente per comprendere attraverso un punto di vista nuovo la nascita di tre capolavori della musica del Settecento che fondarono, ognuno a loro modo, l’idea di classicismo viennese.