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Young Jazz Orchestra Campana
EAN cod.
8032050022208Label
ALFAMUSICPublication date
23/09/2022€13,92
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«La Young Jazz Orchestra Campana nasce nel 2016 da un’idea personale di Matteo Franza e condivisa subito da alcuni giovani musicisti iscritti nel conservatorio di Avellino. L’idea consiste nel formare una Big Band composta da solo musicisti provenienti dai conservatori della Campania, dando loro la possibilità di fare esperienza orchestrale e muovere i primi passi professionali nella musica. La “Young Jazz Orchestra Campana” è formata da giovani musicisti animati da una profonda passione jazzistica che in questo album, con impegno e professionalità, rendono omaggio a due grandi musicisti del 900: Duke Ellington e Count Basie. La musica d‘insieme, al di là della sua valenza sul piano didattico e artistico, specialmente se attuata attraverso la struttura di una big band, può rappresentare il simbolo di una procedura ottimale nel funzionamento di un‘azienda grande o piccola, pubblica o privata che sia. Infatti una visione condivisa e un corretto equilibrio fra il conseguimento degli obiettivi generali e la valorizzazione della creatività individuale non possono che rappresentare un beneficio tanto per l‘impresa quanto per il singolo. Insomma: fantasia e disciplina al servizio del progetto, saper vivere insieme in una società retta da saldi principi, ma tollerante e incoraggiante. Ebbene proprio questo accade in una sana orchestra jazz, dove ogni singolo strumentista deve saper “stare dietro il leggio” interpretando correttamente quanto scritto nello spartito, seguire con attenzione i suggerimenti e i gesti del direttore, rapportarsi senza troppe cerimonie ma con concretezza con i colleghi. Al tempo stesso, nei modi e nei tempi giusti, può e deve contribuire con la sua inventiva, il suo slancio emozionale, il suo patrimonio professionale a rendere più ampia e feconda l‘azione complessiva della compagine orchestrale, sia in prova che in concerto e in seduta di registrazione. Il maestro Matteo Franza agisce in un territorio dalle antiche tradizioni culturali, ma al tempo stesso appesantito e rallentato nel progetto da strettoie di vario tipo, storie di amministrazioni poco lungimiranti e a volte disdicevoli, una natura a dir poco fragile per responsabilità umana, dove la gioventù (nostra unica risorsa per sperare in un futuro migliore) stenta ad individuare la via giusta per delle prospettive positive. A maggior ragione quindi questa iniziativa dispiega un grande valore sociale. In più il maestro Matteo è uomo concreto, e piuttosto che incagliarsi in opzioni provocatorie, ha privilegiato la gradualità, la ricerca e l’adattamento degli standard più idonei a stimolare la crescita, ricordandoci che sia artisti bravi, bravissimi, o meno, se ci mettiamo sulle spalle dei giganti del jazz potremo disporre di un‘ampia visione che ci permetterà di individuare i modi più producenti per stimolare, motivare e far progredire questi giovani. Nel presente disco figurano importanti classici presentati con orchestrazioni di consolidato spessore che, oltre ad agevolare la crescita di cui sopra, possono ricevere lusinghiero apprezzamento anche da parte di chi non è molto abituato ad ascoltare musica di questo tipo. La faccenda non finisce qui: nei pensieri di Matteo Franza questa produzione è la prima tappa di un itinerario che attraverso ricerche e sperimentazioni porterà a nuove espressività scaturite da entusiasmo, energia e voglia di mettersi in gioco.» – Bruno Tommaso
01. All Of Me (Seymour Simons, Gerald Marks)
02. Perdido (Ervin Drake Harry Lenk, Juan Tizol)
03. Shiny Stocking (Frank Foster)
04. Isfahan (Duke Ellington, Billy Strayhorn)
05. It Don’t Mean A Things (Duke Ellingthon, Irving Mills)
06. Basie – Straight Ahead (Sammy Nestico)
07. April In Paris (Vermon Duke)
08. I Got It Bad (Duke Ellingthon, Paul Webster)