AM
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L’Irlanda è un immenso smeraldo che brilla in un mare color grigio argento.
Dalla sua terra, nutrita dal vento e dalla fine pioggia incessante, si innalzano il profumo della torba, la melodia dell’arpa, le litanie di antiche preghiere, il battito d’ali dei corvi. Un ciclo incessante di eventi atmosferici mescolati all’iniziativa dell’uomo che sembra accompagnare il flusso del tempo come un servo fedele fa luce al sul signore. Questa è l’Irlanda: una terra immobile nei secoli dove ancor oggi la Tradizione scandisce i gesti quotidiani dei pastori, indica il percorso ai viandanti attraverso fieri cartelli in gaelico o guida le mani degli artisti sulle corde di antichi strumenti tribali.
Questa è l’Irlanda: una terra in continuo fervore dove il Progresso bussa alle porte colorate delle case attraverso la nuova emancipazione delle donne o la strenua ricerca della pace per le martoriate terre del nord.
Questa è anche l’Irlanda di Kay McCarthy, una delle figure più sensibili, attente ed amate che la musica di matrice gaelica abbia mai prodotto. Una terra dove antico e moderno camminano fianco a fianco al ritmo di pipe e violino seguendo Am, il tempo. Am gàeth i m-muir, Am tond trethan: Io sono il vento del mare e la forza delle onde. Così cantava oltre mille anni fa il poeta Amorgein. Am: Io sono in antico gaelico, il tempo cronologico in gaelico moderno. Con il passare dei secoli questo senso di extradimensionalità è diventato sinonimo di movimento universale. In questo modo si completa la parabola simbolica dell’Isola di Smeraldo. Una terra che fa del tempo la sua risorsa primaria, impreziosendolo di ricchezza antica e di forza moderna.
Questo nuovo CD di Kay McCarthy è dunque l’ideale colonna sonora per percorrere questo lungo sentiero. Da Am, brano dalla struggente melodia che apre la raccolta, fino a Laethanta Na Ciuine, adattamento della poesia I Giorni del Silenzio di Piero Ricciardi, passando attraverso i dodici brani che compongono la raccolta, si può ascoltare nitidamente il battito del cuore del tempo. Le sonorità gaeliche ricordano a tratti la contemplativa e ascetica melodia giapponese così come l’irruente passione delle danze russe. Un ideale abbraccio musicale in un CD che vede Kay McCarthy interprete ma anche autrice di gran parte dei testi e delle melodie e che consacra definitivamente questa grande artista irlandese ponendola idealmente al fianco di Van Morrison e Christy Moore tra i miei più degni bardi di terra gaelica.