Al centro di questa produzione ci sono le sonate per strumenti a tastiera BWV 963-970 di J. S. Bach, relativamente sconosciute e solo raramente eseguite, registrate o pubblicate. Il pianista italiano Francesco Tropea si è imbattuto in questi tesori musicali durante le sue ricerche nella biblioteca del Mozarteum di Salisburgo e si è reso conto che esistono solo poche registrazioni di questa musica, per lo più su strumenti antichi e raramente su un pianoforte moderno. È stato quindi grato per l’opportunità di poter esplorare queste composizioni relativamente poco conosciute – due delle quali sono ancora completamente inedite (non esistono ad oggi registrazioni per pianoforte delle sonate BWV 969 e 970) – composte da uno dei geni più importanti della storia della musica.