BEAUTIFUL LIFE

Il nuovo album del sassofonista Jimmy Greene, intitolato “Beautiful Life”, è un omaggio a sua figlia, Ana Marquez-Greene, la cui vita venne tragicamente interrotta, insieme a quella di altri 19 bambini e 6 insegnanti, il 14 dicembre 2012 alla Sandy Hook Elementary School di Newtown, Connecticut. «Voglio che questa musica rifletta il modo in cui Ana ha vissuto», spiega Greene che propone in questo album un repertorio che affianca il jazz strumentale per cui è conosciuto, con gli spirituals, la musica cristiana contemporanea, ballads e tre canzoni originali per le quali ha scritto i testi. Ad affiancarlo troviamo una fantastica sezione ritmica con Renee Rosnes al pianoforte, Christian McBride al basso e Lewis Nash alla batteria, a cui si aggiungono come ospiti su alcuni brani, i chitarristi Pat Metheny e Jonathan DuBose, Jr; i pianisti Kenny Barron e Cyrus Chestnut; i cantanti Kurt Elling, Javier Colon e Latanya Farrell; e un ensemble d’archi della Hartford Symphony Orchestra oltre ad un coro di bambini. «Nei giorni seguenti alla morte di mia figlia, non riuscivo nemmeno a immaginare di poter suonare o scrivere musica» dice il sassofonista. «Ero in stato di shock, in lutto profondo. La famiglia e gli amici ci hanno circondato d’affetto e ci hanno aiutato; abbiamo ricevuto il supporto di persone da tutto il mondo e la comunità di musicisti è stata in prima linea in questo sostegno». Dopo qualche mese Greene, sentendo di aver bisogno di tornare ad una certa routine, riprese a suonare e poco dopo, Norman Chesky, co-proprietario di Chesky Records e HDTracks, si è offerto per produrgli un album. Da lì è nato questo intenso e profondo lavoro che, pur nascendo da una tragedia, si dimostra una straordinaria celebrazione della vita. «Molte persone mi hanno chiesto cosa avrebbero potuto fare per aiutare, e questa è la mia risposta», spiega Greene. «Ricordiamoci quello che è successo a Sandy Hook. Ognuno di noi può fare la sua parte, che è quella d’imparare in qualche modo ad amare noi stessi, e quindi vedere oltre noi stessi e amare il nostro prossimo. Sembra semplice, ma se tutti noi lo facessimo, penso che la nostra esistenza sarebbe diversa».