BEETHOVEN: OPERE PER PIANO E FLAUTO
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Questi 2 CD presentano l’opera per flauto e pianoforte di Ludwig van Beethoven. Il nitore e l’eleganza formale risaltano nella purezza sonora di grande fascino e di intensa espressività, esternazione eloquente e peculiare dello spirito beethoveniano. Beethoven scrisse la Sonate für Flöte und Klavier, B-Dur poco più che ventenne. L’opera non venne pubblicata fino al 1906, quando venne data alle stampe una selezione di lavori del compositore ritrovati postumi. Beethoven sostituisce il convenzionale lento secondo movimento con una Polonaise vivace, mentre un giocoso tema con variazioni tra il flauto e pianoforte fa da sfondo al movimento finale. Allegro und Menuett für 2 Flöten, WoO 26. Il duo fu composto nel 1792 quando Beethoven aveva 22 anni. Quando nel 1781 Mozart si trasferì a Vienna, scrisse a suo padre che era giunto nel posto migliore al mondo per la sua professione. Beethoven vi giunse dieci anni più tardi, Vienna era un luogo congeniale per un musicista di talento. La capitale imperiale, era la sede di molte famiglie aristocratiche che hanno fornito eterogenee occasioni agli artisti: concerti, commissioni e la possibilità di insegnare ai figli della nobiltà. Ma Vienna è anche stata la sede di una grande, prospera popolazione di classe media di melomani che hanno fornito un mercato per le pubblicazioni della nuova musica, in particolare canzoni popolari, danze e musica da camera. La Serenata per flauto, violino e viola (Op.25) composta da Beethoven tra il 1795 e 96, stampata tardivamente nel 1802 da Cappi a Vienna, fu pubblicata anche a Lipsia nel 1803 da Hoffmeister & Kühnel nella versione per Serenade für Flöte und Klavier Op.41, D-Dur. In questa seconda destinazione la parte del flauto è rimasta immutata mentre il pianoforte risulta avere avuto, secondo l’Autore, “piccoli ma sostanziali miglioramenti”. Su commissione del collezionista di musica popolare scozzese George Thompson, Beethoven scrisse non meno di sedici gruppi di variazioni per pianoforte su tradizionali melodie popolari europee. Successivamente, richiesto dalla casa editrice, compose le Variationen über Volkslieder für Flöte und Klavier Op.105. Queste variazioni di mirabile difficoltà per flauto e pianoforte con un semplice ma affascinante ad libitum nella parte del flauto che, con piccole modifiche, è stata anche eseguita con il violino. Le Variationen für Flöte und Klavier Op.107, dieci variazioni su temi nazionali, sono l’ultima composizione che Beethoven scrisse per George Thomson. Le pubblicazioni di Thomson erano destinate ai dilettanti. Egli ha espressamente chiesto a Beethoven di mantenere la parte per lo strumento della melodia “semplice ma ancora brillante, in modo che il maggior numero possibile delle nostre signore possa suonarle e goderne”. Eppure alcune delle variazioni che Beethoven gli inviò erano ancora troppo impegnative, tanto che Thomson richiese sostituzioni e semplificazioni.
Roberto Fabbriciani, nato ad Arezzo, è stato allievo di Mario Gordigiani e Severino Gazzelloni per il flauto e di Camillo Togni per la composizione. Si è distinto in numerosi concorsi alla fine degli anni Sessanta, avviando da allora una carriera artistica che lo ha reso una delle figure più importanti della musica italiana. Interprete originale ed artista versatile Roberto Fabbriciani ha innovato la tecnica flautistica moltiplicando con la ricerca personale le possibilità sonore dello strumento. E’stato docente di flauto al Conservatorio di Firenze e presso l’Università Mozarteum di Salisburgo. Tiene corsi di perfezionamento presso istituzioni musicali di tutto il mondo. Ha al suo attivo una discografia dai grandi classici ad oggi.
Luisella Botteon, conseguita la maturità classica, si è diplomata in flauto e perfezionata all’Università Mozarteum di Salisburgo sotto la guida di Roberto Fabbriciani. Nel 1985 si è laureata in lettere e filosofia presso l’Ateneo di Padova con una tesi in Storia della Musica.
Massimiliano Damerini, genovese, ha compiuto gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Alfredo They e di Martha Del Vecchio, diplomandosi in pianoforte e composizione. Considerato uno degli interpreti più rappresentativi della sua generazione, ha suonato in alcuni dei più importanti teatri e sale da concerto del mondo. E’ spesso invitato in giuria in importantissimi concorsi pianistici internazionali, e tiene masterclasses di perfezionamento in tutta Europa: è stato tra l’altro docente agli Internationale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt nel 1998, e ai corsi organizzati dal Centre Acanthes ad Avignone nel 1999. La critica italiana gli ha conferito il prestigioso Premio Abbiati 1992 quale concertista dell’anno.
1. Sonate für Flöte und Klavier in B-Flat Major, Anh.4: I. Allegro
2. Sonate für Flöte und Klavier in B-Flat Major, Anh.4: II. Polacca
3. Sonate für Flöte und Klavier in B-Flat Major, Anh.4: III. Largo
4. Sonate für Flöte und Klavier in B-Flat Major, Anh.4: IV. Tema con Variazioni. Allegretto
5. Allegro und Menuett für 2 Flöten in G Major, WoO 26: I. Allegro con brio
6. Allegro und Menuett für 2 Flöten in G Major, WoO 26: II. Minuetto quasi allegro
7. Serenade für Flöte und Klavier in D Major, Op. 41: I. Entrata. Allegro
8. Serenade für Flöte und Klavier in D Major, Op. 41: II. Tempo ordinario d’un Minuetto
9. Serenade für Flöte und Klavier in D Major, Op. 41: III. Allegro molto
10. Serenade für Flöte und Klavier in G Major, Op. 41: IV. Andante con Variazioni
11. Serenade für Flöte und Klavier in D Major, Op. 41: V. Allegro scherzando e vivace
12. Serenade für Flöte und Klavier in D Major, Op. 41: VI. Adagio
13. Serenade für Flöte und Klavier in D Major, Op. 41: VII. Allegro vivace e disinvolto
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