BETWEEN THE DAY & I

Il fatto che ATLASES dalla Finlandia suoni diversamente ha le sue ragioni. Oltre alla “normale strumentazione” di una band metal, i musicisti di Pori lavorano anche con drum pad e tastiere elettroniche. Entrambi non sono solo accessori aggiuntivi, ma parte integrante dell’immagine musicale di questo gruppo nordico. Inoltre, c’è la richiesta creativa di andare oltre esteticamente e sonoricamente rispetto a quanto è usuale nel post-metal moderno. Nei paesaggi sonori cinematografici che ATLASES sta creando ci si può perdere completamente. Il terzo album “Between The Day & I” spinge questo approccio all’estremo. Il dualismo di bella eufonia atmosferica e brusca forza bruta funziona in modo fantastico e fornisce impressioni durature. Il sestetto di Pori crea ripetutamente archi di tensione, che conducono sempre più in profondità in un vortice di estasi, malinconia e scarica emotiva. In seguito al loro debutto LIFEFORCE RECORDS del 2020, “Woe Portrait”, gli ATLASES si presentano come cantautori intraprendenti che coltivano potenti contrasti oltre le solite convenzioni del post-metal e quindi si distinguono. Con “Between The Day & I”, i finlandesi dimostrano che il post-metal moderno può ancora essere sviluppato ulteriormente, se l’atteggiamento giusto e la necessaria audacia incontrano la creatività lungimirante e un elevato livello di ambizione. Il fatto che il motivo della copertina del nuovo album ATLASES evochi associazioni nella direzione del classico dei Mastodon “Remission” o “White Pony” dei potenti Deftones è una coincidenza, ma a ben riflettere si adatta abbastanza bene.