Luigi Boccherini compose più di centosessanta quintetti, la maggior parte dei quali con un organico di due violini, due violoncelli e una viola. Questa produzione sconfinata si basa inizialmente su motivazioni pratiche: la famiglia nobile per cui lavorava aveva ingaggiato precedentemente una famiglia di musicisti che andava a comporre un quartetto d’archi. Con l’aggiunta di Boccherini, abilissimo violoncellista, il quintetto diventò ben presto la forma prediletta dal compositore, tanto da portarlo a raccomandare all’editore Pleyel di conservare con massima cura alcune delle sue composizioni appartenenti all’op. 42. Queste gemme poco conosciute rappresentano un esempio lampante dell’abilità compositiva di Boccherini, riportando l’ascoltatore indietro nel tempo e rivelando la bellezza e la nobiltà del diciottesimo secolo.
