È molto difficile pensare ad una rinascita della musica strumentale e della civiltà musicale italiana recente senza tenere conto della figura di Marco Enrico Bossi. A seguito di un’ampia opera di riscoperta già condotta negli ultimi trent’anni, si è potuto appurare la sua fondamentale importanza all’interno del repertorio organistico, ancora poco studiata è invece la sua produzione cameristica che ci viene qui proposta con due assoluti capolavori del genere grazie a Paolo Ghidoni, violinista e virtuoso, che si mette letteralmente al servizio delle due Sonate per violino qui presentate donandogli vigore e forza.
Opere che sono a loro volta la testimonianza di un’epoca di profonde trasformazioni sociali e politiche, nonché di rivoluzioni musicali che Ghidoni nella sua attentissima lettura non tralascia di sottolineare e mettere in risalto, ridefinendo due opere che dalla primigenie matrice brahmsiana sanno muoversi autonomamente proponendo un personale percorso dell’autore nella musica del novecento.
Sonata No. 1 in E minor for violin and piano, Op. 82
01. Allegro con energia
02. Andante sostenuto con vaghezza
03. Allegro focoso
Sonata No. 2 in C major for violin and piano, op. 117
04. Moderato
05. Scherzoso
06. Adagio elegiaco
07. Allegro con fuoco