CHANTE
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OSPITE: Carla BRUNI
Come sideman, il batterista Aldo Romano vanta una lista di collaborazioni davvero inviadiabili: Bud Powell, Bill Evans, Keith Jarrett, Michel Petrucciani, Don Cherry, Gato Barbieri, solo per elencarne alcune. Il suo stile va aldilà del puro senso ritmico: «Quando ho iniziato a suonare la batteria il mio scopo è stato quello di diventare il più melodico possibile; andare più in là del semplice ruolo di accompagnatore». E proprio da questa singolare scelta artistica potremmo citare un frase che negli ultimi anni i critici hanno utilizzato per descrivere il suo stile: «Aldo fa letteralmente cantare la sua batteria».
Il seguito è stato del tutto logico: compone temi per le sue formazioni e scrive canzoni per altre. Nel 2004, riceve il Jazzpar Prize, il Nobel del Jazz a Copenaghen ed uno dei più prestigiosi riconoscimenti in ambito jazz. La sera della cerimonia canta «Estate». L’euforia del pubblico, incredibilmente, non è riferita solo al suo approccio con lo strumento, ma in questo caso a sconvolgere è il sensuale timbro della sua voce.
Decide allora di registrare un nuovo disco interamente cantato su dei racconti ed emozioni che egli stesso ama condividere. Ne scaturisce un progetto in cui si viaggia dal melanconico «Les Enfants s’ennuient le Dimanche» al poético «A Saint-Germain-des-Prés» attraverso il romanticismo di «Io Qui Tu Li» in duo con Carla Bruni, in cui la voce di lei si accoppia perfettamente a quella di Aldo. Assaporiamo persino la gioia del musicista-cantante nei temi «Rue de Douai» e «Papillons de Nuit», scritto insieme a Nougaro, e lo struggente «Sans un Mot» con le parole di Yves Simon. L’album “Chante” nasconde altre perle in musica anche grazie all’arrangiamento di Jean-Claude Petit.
1. Les enfants s’ennuient le dimanche2. A Saint-Germain des Prés3. Io qui tu li4. Avec les anges (Irma La Douce)5. The end of a love affair6. Sans un mot7. La valse des lilas8. Les papillons de nuit9. Estate10. Rue de Douai11. L’étang12. So in love13. Les clowns