CON IL MIO NOME
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Con Il Mio Nome è il risultato di passione, studi e ricerche artistiche che partono da lontano.
Alla fine degli anni novanta Roberto Giordi frequenta il CET di Mogol, dove si distingue per le sue doti di interprete ed entra in uno dei gruppi del CET, con il quale comincia ad esibirsi in Italia e all’Estero, collaborando anche con grandi nomi della canzone italiana come Mario Lavezzi. Seguono poi anni di studi sulla canzone partenopea, sempre presso il CET, e poi sulla musica latinoamericana. Nel 2008, grazie all’incontro con Alessandro Hellmann, scrittore e autore per il teatro, già vincitore del Premio Guido Gozzano e il Premio Augusto Daolio come migliore autore, la sua carriera prende una nuova direzione e insieme ad Hellmann comincia a comporre nuove canzoni e riprende ad esibirsi in locali e rassegne musicali. E’ del maggio 2009 il brano Le Tue Mani che, interpretato da Giordi, vince il premio “Fabrizio De Andrè” per il miglior testo, e la rassegna della canzone d’autore “Discanto” di Pisa.
Un percorso artistico vario e ricco di esperienze quello che Roberto Giordi ripercorre con la sua voce nei brani di questo suo debutto, assecondato dai testi evocativi di Alessandro Hellmann, dalle musiche composte da vari autori – tra cui lo stesso Roberto Giordi e Fabrizio Gatti – con gli arrangiamenti curati da Vincenzo e Fabio De Martino e con la straordinaria partecipazione del Solis String Quartet, che entra con le sue dinamiche in ben cinque brani dell’album.
Apre il cd la title-track Con Il Mio Nome, una sorta di manifesto per coloro che rivendicano la propria indipendenza contro ogni logica di omologazione politica o di mercato (…chiamami con il mio nome / io non sono un consumatore / non sono un utente da soddisfare…). Un prologo notevole, che lascia poi il passo ai sentimenti e alle suggestioni dell’amore. Emblematica in questo senso è la romantica e pluripremiata Le Tue Mani, canzone già incisa nel 2008 da Hellmann, come anche il brano A Volte Ritornano, che la voce di Roberto Giordi fa rinascere di un nuovo, indubbio fascino. Una vena sentimentale raccontata con tocco delicato e personale: Tenerezza, L’Allegria, l’abbandono in Guardarti Andare Via, l’eternità dell’amore in Per Sempre, la magia di un attimo in Che Fretta C’è. Quest’ultimo è tra i brani composti, per la parte musicale, dallo stesso Giordi (alias Michelangelo Giordano), che tradisce una innata passione per la musica latinoamericana e per la canzone d’autore italiana. Il Mago, L’allegria e Il Segreto (arricchito dal tocco femminile delle voci di Barbara Radi e Virginia Sorrentino), sono gli altri brani di cui Giordi firma le musiche.
Un omaggio speciale al Piazzolla di Vuelvo al Sur, qui riarrangiata dai Solis String Quartet.
Con Il Mio Nome rivela una nuova, sorprendente voce, quella di Roberto Giordi, un cantante che con questo suo esordio stupisce per l’eleganza e la riconoscibilità delle sue interpretazioni, lasciando intravedere da subito quello che sarà il suo viaggio in musica, e che invitiamo a seguire con curiosità e interesse.