Cookin’ è il primo di quattro album derivati dalla leggendaria sessione di registrazione estesa del Miles Davis Quintet il 26 ottobre 1956; il concetto è che la band lo documenterebbe vasto catalogo di performance dal vivo in un ambiente di studio, piuttosto che preparare tutte le nuove tracce per il suo prossimo long-player. L’abbondanza di materiale nei live set della band – così come la travolgente convinzione nelle parti in studio del quintetto – avrebbero prodotto la parte del leone negli album Cookin’, Relaxin’, Workin’ e Steamin’. Come dimostrano queste registrazioni, esiste un’innegabile coesione telepatica che consente a questa band – composta da Miles Davis (tromba), John Coltrane (sassofono tenore), Red Garland (piano), Paul Chambers (basso) e Philly Joe Jones (batteria) – di lavorare in modo così efficiente sia sul palco che in studio. Questa stessa forza unificante è senza dubbio responsabile anche delle dimensioni extrasensoriali sparse in queste registrazioni. L’immediata ma discreta capacità di ogni musicista di reagire con ingegno e precisione è espressa nella coerenza e nella singolarità di ogni assolo così come viene mantenuto da un musicista all’altro senza la minima deviazione. “Blues by Five” rivela l’eccezionale simmetria tra Davis e Coltrane che consente loro di completare musicalmente i pensieri dell’altro. Cookin’ presenta l’abbinamento di “Tune Up / When the Lights Are Low” che è, senza dubbio, il momento clou non solo di questa gigantesca sessione, ma anche dell’intero mandato del quintetto di Miles Davis della metà degli anni ’50. Tutti gli elementi convergono in questo miscuglio fondamentalmente oscillante. Gli assoli dai toni puri di Davis e le battute conversazionali che si verificano con Coltrane, e più tardi con Garland durante “When the Lights Are Low”, risuonano come alcuni dei momenti più belli di questi musicisti.
1. Like Someone In Love2. I Love You3. Trane’s Slow Blues4. Lush Life5. I Hear A Rhapsody