DIALOGUES WITH THE TAR
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Il Tar è uno strumento musicale acustico, della famiglia dei liuti, dal manico lungo e una cassa armonica a forma di otto. Il Tar dell’Azerbaijan è suonato con un plettro, posizionando lo strumento contro la parte alta del petto del musicista.
Nei secoli si sono diversificate varianti diverse dello strumento con due, tre, quattro, cinque e sei corde e lo strumento è oggi ampiamente diffuso in Azerbaijan, Asia Centrale e Iran. Il Tar dell’Azerbaijani si è ulteriormente perfezionato e raffinato in epoca moderna con 11 corde e 22 tasti. Grazie a queste innovazioni tecniche questo tipo di Tar oggi supera tutte le altre versioni dello strumento rendendo il suo utilizzo più dinamico e virtuosistico permettendo un uso in ambiti diversi da quelli tradizionali.
L’arte del Tar ha un ruolo preminente nella musica e nella cultura dell’Azerbaijan. Il Tar è stato spesso cantato nella letteratura e nella mente delle genti è diventato un’icona della cultura del paese. Il posto particolare e il significato che occupa nella cultura nazionale dell’Azerbaijan è in gran parte dovuto all’importante ruolo che gioca nell’arte del Mugham. Le caratteristiche tecniche e artistiche dello strumento rendono possibile eseguire con esso musica accademica o includerlo in formazioni orchestrali. Compositori Azerbaijani hanno creato un vasto repertorio di partiture incentrate sul Tar: queste comprendono parti nelle Opere nazionali, vari generi di musica orchestrale e da camera e concerti per Tar solista e orchestra, così come brani adattati al Tar con l’accompagnamento del pianoforte.
Brillanti musicisti hanno passato questa arte da una generazione all’altra mantenendo lo strumento vivo, sviluppando le sue peculiarità artistiche e arricchendo il Mugham classico e il suo repertorio tradizionale grazie al loro contributo creativo e all’originalità nelle esecuzioni.
Parlando di Ramiz GULIYEV, non c’è miglior descrizione del suo talento di quella data dal Mstislav Rostropovich, che disse: “I concerti di Ramiz Guliyev sono un miracolo. Lui è il Paganini dell’Est”. In una vita di grandi successi, Ramiz Guliyev ha ricevuto molti riconoscimenti e premi. Questo eccezionale strumentista ha ricevuto il titolo di Artista del Popolo dell’Azerbaijan nel 1988; nel 2005 ha ricevuto l’Humay Award, e nel 2007 il Shohrat (Glory) Order. Ramiz Guliyev è nato nel 1947 in Garabag dove è cresciuto. Dopo gli stuidi alla Elementary Musical School prima e poi al Musical College in Agdam ha proseguito la sua educazione musicale all’Azerbaijan National Conservatoire di Baku dove si è diplomato. Oltre al classico repertorio di Mugham, Ramiz Guliyev ha presentato molti lavoro di compositori Azerbaijani, così come brani di compositori europei trascritti per Tar. La sua carriera accademica è iniziata nel 1974 come insegnante di musica per poi evolvere nel titolo di professore e quindi Capo Dipartimento della sezione Folk Music Chair. Oggi Ramiz Guliyev insegna alla Baku Music Academy. HA insegnato a decine di suonatori di Tar, alcuni diventati a loro volta maestri internazionali com Malik Mansurov. Ancora oggi il suo stile esecutivo resta un punto di riferimento per tutti i musicisti del paese.
1. Lullaby 05.10 (Fikrat Amirov)
2. Mugham Choban Bayati 08.42
3. Mugham Humayun 08.13
4. Carnation 05.45 (Vasif Adigözalov)
5. Mugham Rahab 05.04
6. Concert piece 05.51 (Adil Babirov)
7. Concerto ?1 for tar and symphony orchestra (2nd movement) 05.52
(Hadji Khanmammadov)
8. Mugham Kharij Segah 09.00
9. Mugham Chahargah 08.57
10. Gaytaghi 02:37 (Tofiq Guliyev)