DON’T FORGET THE POET
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La Challenge Records offre oggi la possibilità di riscoprire uno dei pianisti più famosi e rappresentativi del nostro Paese, Enrico Pieranunzi, in alcune registrazioni per così dire inconsuete, che permettono di svelare nuove sfaccettature di questo grande artista. Il primo album, “Daedalus’ Wings”, vede Pieranunzi al fianco del pianista olandese Bert Van Den Brink. Un inedito incontro composto da due dei massimi esponenti del jazz europeo accomunati da un pianismo romantico, da improvvisazioni equilibrate, da una bilanciata passionalità e da un ricco lirismo. Ben dodici brani cha spaziano dalle composizioni originali dei due artisti agli standards più storici (You And The Night And The Music, I Can’t Get Started) e un lungo medley dedicato a Duke Ellington. “Don’t Forget The Poet” vede invece Pieranunzi con quello che è ormai il suo trio europeo: il bassista Hein Van de Geyn ed il batterista Hans van Oosterhout. Hein sembra essere la perfetta controparte di Enrico con il suono caldo, sottile, avventuroso, pieno di appassionante melodia. Hans invece, attento e preciso come sempre, disegna la base ritmica con decisione e vitalità. A completare il quintetto è stato invitato, alla tromba e al flicorno, Bert Joris, noto per la sua lunga collaborazione con Philip Catherine e per la sua attività di compositore e arrangiatore. Al sassofono tenore troviamo invece Stefano D’Anna, eccellente strumentista palermitano che offre una prova di grande maturità artistica. Ma Enrico Pieranunzi hanno deciso per questo disco di sperimentare una maggiore flessibilità. Se infatti il trio di base rimane invariato potremo ascoltare ai sassofoni anche Toon Roos, una figura di primo piano della scena jazz olandese, ed alla tromba Fabrizio Rosso che dimostra tutte le sue qualità di meraviglioso e maturo improvvisatore. Conclude questa serie di ristampe il disco, in formato SACD ibrido, “Improvised Forms For Trio” che vede Pieranuni nella sua dimensione più usuale e congeniale: quella del trio. Accompagnato dai già citati Hein Van de Geyn e Hans van Oosterhout, Pieranunzi mette in luce le sue doti di compositore estemporaneo proponendo diciotto brani frutto di libere improvvisazione. La bellezza e la compiutezza formale di ogni singola composizione dimostra non solo la bravura di Pieranunzi, ma anche la grande sensibilità e la straordinaria intesa che questi tre musicisti hanno sviluppato in anni di intensa collaborazione.
1. Persona2. Don’t Forget the Poet3. Child of the Real and Ideal4. Coralie5. Time’s Passage6. Newsbreak7. A Nameless Gate8. With My Heart in a Song9. It Speaks for Itself10. Hindsight11. Seaward